giovedì 10 maggio 2012

Presentato il Congresso eucaristico di Dublino: Mons. Martin: rinnovamento e riconciliazione



Presentato il Congresso eucaristico di Dublino: Mons. Martin: rinnovamento e riconciliazione


"L’Eucaristia, comunione con Cristo e tra noi" è il tema del 50.mo Congresso eucaristico internazionale, in programma a Dublino tra il 10 e il 17 di giugno. L’evento è stato presentato stamane in Sala Stampa vaticana alla presenza di mons. Piero Marini, presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, e di mons. Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino. Nel giorno conclusivo del Congresso, Benedetto XVI rivolgerà un messaggio televisivo in diretta agli 80 mila partecipanti. Il servizio di Stefano Leszczynski: 


Per una settimana intera, dal 10 al 17 giungo, migliaia di pellegrini provenienti da più di cento paesi del mondo, giungeranno a Dublino per il 50.mo Congresso eucaristico internazionale dove celebreranno l’Eucaristia, pregheranno insieme, si uniranno in processione, parteciperanno alle Conferenze generali tenute da 18 oratori internazionali, si divideranno in oltre 150 laboratori e gruppi di discussione, ascolteranno decine di testimonianze, si confronteranno su importanti temi religiosi e potranno vivere un’autentica solidarietà ecclesiale. Con l’aiuto di duemila volontari e con il coinvolgimento delle parrocchie della città, l’incontro di Dublino diventerà un vero momento di comunione con la Chiesa locale e permetterà di penetrare, nella storia e nella cultura di quel Paese, che – come ha ricordato mons. Piero Marini – tanto ha saputo dare alla missione evangelizzatrice nel mondo:


“E’ bene non dimenticare che, al di là dei momenti difficili, che questa Chiesa vive oggi, ha dietro di sé una storia di fede e di martirio che ha illuminato l’Europa. Storia che a partire da San Patrick, attraverso l’esodo di una schiera di monaci, ha raggiunto il continente europeo influenzando le istituzioni culturali e la disciplina ecclesiastica nel primo millennio”.


Mons. Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino, riconoscendo le molte difficoltà della Chiesa anche in relazione al forte secolarismo in Irlanda, ha voluto sottolineare il potere della riconciliazione che ha l’Eucaristia. Il 50.mo Congresso Internazionale a Dublino – ha spiegato il presule irlandese – sarà ancora una volta un momento di rinnovamento e di riconciliazione. Sarà un evento che richiama tutti i cattolici alla centralità dell’Eucaristia nella vita della Chiesa, il vero culmine verso il quale tendono tutte le attività della Chiesa e la fonte dalla quale scorre tutta la sua vita:


“Il Congresso eucaristico richiamerà la Chiesa irlandese alla centralità del rinnovamento spirituale, a un senso della Chiesa come Corpo di Cristo. Il momento centrale giornaliero, durante il Congresso, sarà la celebrazione dell’Eucarestia. Ogni mattina e ogni sera, gli eventi del Congresso rifletteranno sui legami tra l’Eucarestia ed altre dimensioni della vita cristiana”.


Il crescente interesse della società irlandese per il Congresso eucaristico, la cui preparazione è iniziata già quattro anni fa, non sarà immune – ha ammesso mons. Martin – da forme di protesta per i recenti scandali di abusi sessuali sui minori che hanno coinvolto il clero irlandese. Nonostante ciò, questo terribile e doloroso argomento non verrà evitato dai temi del Congresso:


“Per quanto riguarda le vittime, c’è una giornata dedicata alla riconciliazione e i testi della liturgia, in quel giorno, saranno testi che toccheranno alcuni di questi problemi. I testi che abbiamo usato nella liturgia di penitenza sono scritti dalle vittime stesse. Siamo in contatto con i diversi gruppi che rappresentano le vittime degli abusi sessuali e fanno parte della preparazione per il Congresso”.


Il Congresso si svolgerà davanti agli occhi del mondo. I riti di apertura e di chiusura saranno trasmessi dalla televisione nazionale Rte, mentre Internet, cinque canali televisivi locali e centinaia di testate giornalistiche copriranno quasi integralmente l’evento. Un’occasione straordinaria per testimoniare ancora una volta la centralità della celebrazione eucaristica e la sua forza plasmatrice per la vita della Chiesa.


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