mercoledì 16 maggio 2012

Lefebvriani, don Bux: momento favorevole per il ritorno nella Chiesa (Agi)


LEFEBVRIANI: DON BUX, MOMENTO FAVOREVOLE PER RITORNO NELLA CHIESA


Salvatore Izzo


(AGI) - Napoli, 15 mag. 


Il teologo don Nicola Bux, consultore della Congregazione per la Dottrina delle Fede, esprime ottimismo su una conclusione positiva del dialogo tra Santa Sede e lefebvriani. Alla vigilia della riunione della Feria quarta della Congregazione, per arrivare a una "piena comunione con Roma" della Fraternita' Sacerdotale San Pio X, in una intervista al quotidiano 'Roma', il teologo auspica che "la risposta possa portare a una riconciliazione" e che cardinali e vescovi non facciano "alcuna obiezione alla celebrazione di quella che Benedetto XVI ha codificato come forma straordinaria del rito romano", cioe' la Messa in rito tridentino e in latino in uso prima della riforma liturgica del Concilio Vaticano II.
Il 19 marzo scorso don Bux aveva inviato una lettera aperta al superiore della Fraternita' fondata da monsignor Lefebvre, Bernard Fellay, invitando i lefebvriani a "tornare a Roma senza paura". "Devo credere che tutti nella Santa Sede siano desiderosi di contribuire a tale riconciliazione", dice. Secondo don Bux "questo e' il momento favorevole" per il ritorno della Fraternita' ala chiesa catt. "L'oggi di Dio non e' rinviabile - afferma - bisogna approfittare del momento in cui il Signore bussa. Il segnale si puo' cogliere nel gesto del Santo Padre di revoca della scomunica nel 2009, che ha consentito di avviare il confronto per ricucire lo strappo e di operare per la riconciliazione. 
Bisogna evitare che la separazione con la Fraternita' si consolidi e si irrigidisca, come e' avvenuto con le Chiese orientali'". "La Fraternita' - spiega - non ha mai negato il Concilio Vaticano II e soltanto la superficialita' e le semplificazioni giornalistiche le hanno attribuito questo diniego. Semmai ha criticato alcune sue dottrine, neppure di primaria importanza. Ma nella Chiesa ci sono persone e gruppi che negano verita' piu' importanti". Don Bux e' da sempre stretto collaboratore di Joseph Ratzinger. 


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1 commento:

Anonimo ha detto...

Il Superiore del distretto USA della FSSPX: "La decisione spetta solo al Superiore Generale. Riaffermiamo la nostra fede nella Roma Eterna, con Papa Benedetto XVI come Vicario di Gesù Cristo e capo visibile della Sua Chiesa."
http://www.sspx.org/District_Superiors_Ltrs/2012_ds_ltrs/fr_rostand_special_announcement_5-15-2012.htm
Alberto