mercoledì 2 maggio 2012

La Santa Sede aumenta il controllo giuridico, finanziario e morale sulla Caritas internazionale (TMNews)


Chiesa/ Vaticano aumenta controllo su Caritas internazionale
Maggiore potere giuridico e morale a Cor unum dopo polemiche 2011


Città del Vaticano, 2 mag. (TMNews) 


Con un decreto approvato dal Papa e pubblicato oggi dal cardinale Tarcisio Bertone la Santa Sede aumenta il controllo giuridico, finanziario e morale sulla Caritas internazionale.
Il decreto generale modifica il chirografo con il quale, nel 2004, Giovanni Paolo II concesse a Caritas internationalis la personalità giuridica pubblica e "rafforza anzitutto il ruolo del Pontifico Consiglio Cor Unum (art. 1), che segue l'attività istituzionale di Caritas Internationalis ed è responsabile dell'approvazione dei suoi testi di contenuto dottrinale o morale".
La decisione conclude un braccio di ferro avvenuto negli ultimi anni che, in particolare, aveva portato l'allora segretaria generale, la britannica Lesley-Anne Knight, a lasciare la guida dell'organizzazione in polemica con la segreteria di Stato vaticana e nonostante la solidarietà del cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, arcivescovo hondureno, salesiano come Bertone e presidente di Caritas internazionale.
Il decreto generale pubblicato oggi dal Vaticano accompagnato da un "articolo esplicativo" firmato da mons. Osvaldo Neves de Almeida, ufficiale della seconda sezione della segreteria di Stato (Rapporti con gli Stati) è stato approvato dal Papa "in forma specifica" il 27 aprile 2012 ed entra in vigore con la pubblicazione odierna sull''Osservatore romano'.
"L'esperienza maturata nei quasi otto anni di applicazione del chirografo 'Durante l'Ultima Cena' (pubblicato da Giovanni Paolo II nel 2004, ndr.) ha permesso di comprendere con maggiore precisione come promuovere un aggiornamento giuridico che non solo rispetti, ma esprima ancora meglio la natura dell'organizzazione e chiarisca la distribuzione delle competenze dei Dicasteri e degli organismi interessati ad essa". Il decreto definisce, in particolare, i ruoli del pontificio consiglio Cor unum, della prima e seconda sezione della segreteria di Stato, nonché la normativa sul lavoro dei dipendenti Caritas.
Con il decreto "si rafforza anzitutto il ruolo del Pontifico Consiglio Cor Unum, che segue l'attività istituzionale di Caritas Internationalis ed è responsabile dell'approvazione dei suoi testi di contenuto dottrinale o morale", si legge sulla nota esplicativa. Il pontificio consiglio Cor unum, insomma, è "il dicastero competente nei confronti di Caritas internationalis per l'intero ambito della sua attività istituzionale". Inoltre, "qualunque testo di contenuto o orientamento dottrinale o morale, emanato da Caritas Internationalis, deve sempre essere sottoposto alla preventiva approvazione del Pontificio Consiglio Cor Unum". Il dicastero vaticano inoltre "nomina un assistente ecclesiastico" che "partecipa di diritto alle riunioni degli organi di governo" e "favorisce lo spirito di comunione tra i membri dell'organizzazione e con la Santa Sede". Inoltre, "approva gli accordi con Organizzazioni e Enti non governativi" e vigila "sulla puntuale e trasparente amministrazione patrimoniale e finanziaria di Caritas Internationalis". Quanto alle nomine, il pontificio Consiglio guidato dal cardinale africano Robert Sarah, di intesa con la segreteria di Stato, "sottoporrà al Sommo Pontefice, per l'approvazione preventiva, la lista dei candidati per le funzioni di Presidente, Segretario Generale e Tesoriere di Caritas Internationalis. La suddetta lista verrà resa nota solo in seguito all'approvazione". Al Papa spetta, inoltre, la nomina di "almeno tre membri nel Consiglio Esecutivo".
Il decreto odierno è il frutto del lavoro compiuto "tra il gennaio e il maggio dell'anno scorso" da un gruppo di lavoro di rappresentanti di Caritas Internationalis e della Santa Sede. "Il progetto degli Statuti è stato poi approvato dall'Assemblea Generale e consegnato alla Santa Sede nell'autunno 2011", spiega la nota. L'interesse del Papa "è in linea con quanto aveva già affermato nell'enciclica Deus Caritas est all'inizio del suo pontificato - ha spiegato il card. Sarah in una nota diffusa dalla sala stampa vaticana - circa il particolare rilievo dell'attività caritativa per la Chiesa".
La Caritas internationalis era stata negli anni scorsi teatro di uno scontro sotterraneo venuto alla luce quando Lesley-Anne Knight, segretario generale uscente, non ricevette il 'nihil obstat' della segreteria di Stato vaticana per la riconferma alla testa dell'organizzazione che riunisce le associazioni caritative cattoliche di tutto il mondo. Il settimanale britannico 'Tablet' rivelò che con una lettera datata 5 febbraio 2011 il presidente dell'organizzazione, il card. Oscar Rodriguez Maradiaga, informò della decisione vaticana le Caritas di tutto il mondo, senza però spiegare i motivi del rifiuto. In risposta, Caritas Internationalis chiese al Vaticano di "ripensare la propria decisione", ribadendo la propria stima per la segretaria generale britannica. Knight sarebbe stata criticata in Vaticano, scrisse il settimanale, per "non aver fatto abbastanza per imprimere una identità cattolica e un senso di evangelizzazione alla missione e all'attività dell'organizzazione". La stessa Knight, in un intervento pubblico, scrisse: "Ogni tanto mi viene chiesto come mai, come organizzazione cattolica, aiutiamo anche persone di altre fedi, come musulmani e buddhisti. La mia risposta è che aiutiamo la gente non perché loro sono cattolici, ma perché noi siamo cattolici". Aveva creato malumore in Vaticano, in realtà, una certa spregiudicatezza nella scelta dei partner internazionali di attività caritative poco in linea con gli insegnamenti del magistero.
A maggio dello stesso 2011 l'assemblea di Caritas internationalis elesse segretario generale il francese Michel Roy. In quell'occasione il cardinale Maradiaga elogiò pubblicamente la segretaria uscente: "Avremmo tutti voluto continuare il nostro viaggio all'attuale segretario generale, Lesley-Anne Knight, la cui professionalità, fede profonda e impegno nella Caritas è conosciuto e apprezzato all'interno della Chiesa e fuori nella comunità degli aiuti umanitari e dello sviluppo". Senza alcun riferimento esplicito alla vicenda, un'udienza alla Caritas di fine maggio dello stesso anno, il Papa richiamò la Caritas internazionale a rimanere "in piena sintonia con la Sede Apostolica e con il Magistero della Chiesa" e non cadere "in preda ad ideologie dannose". Oggi, infine, il nuovo decreto approvato dal Papa e firmato da Bertone. Una normativa, precisa la nota esplicativa, che "mette in piena luce l'identità distintiva di Caritas Internationalis, che è nel contempo la sua forza e ciò che può rendere la sua opera particolarmente efficace promuove l'identità cattolica di Caritas Internationalis".


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Canonico della Cattedrale di Bamberg, già prosciolto dal tribunale statale per prescrizione, condannato per abusi dal Tribunale Ecclesiastico di Monaco. Le scuse del vescovo Schick.
http://kirchensite.de/aktuelles/news-aktuelles/datum/2012/04/30/missbrauch-kirchengericht-verurteilt-ex-domkapitular/

Schick rilasciò una famosa intervista allo Spiegel in favore dell'abolizione del celibato
http://www.spiegel.de/panorama/gesellschaft/0,1518,693743,00.html
Alberto

Anonimo ha detto...

Qui il commento di avvenire.
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/caritas-internazionale-perde-autonomia.aspx+
Fra "perdita di autonomia" e "maggior dipendenza" ci sono sfumature di non poco conto e alla base validi motivi. Inoltre, le nuove norme attuano quanto stabilito da Papa Wojtyla nel 2004.
Alessia