giovedì 10 maggio 2012

“La Pav tradisce gli insegnamenti morali della Chiesa” (Alvarez)

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Open Letter to Mons. Don Ignacio Carrasco
Pubblicato da alle

6 commenti:

Andrea ha detto...

Importantissima la lettera del prof. Seifert (Accademia Internazionale di Filosofia del Liechtenstein), in particolare dove segnala che molti erano giunti a Roma da "molto lontano" (penso che intenda tale termine anche in senso culturale e religioso) per essere illuminati dalla dottrina della Chiesa, e sono ripartiti turbati e amareggiati.

I toni sono assolutamente espliciti, cosa non usuale per un documento ufficiale di una persona qualificata

10 maggio 2012 alle ore 08:24
Anonimo ha detto...

I problemi all'interno della PAV non sono di questi ultimi mesi. Basta ricordare gli assurdi attacchi a Mons. Fisichella.
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/14996/
Alessia

10 maggio 2012 alle ore 09:54
Andrea ha detto...

A quanto capisco dall'articolo che segnali, cara Alessia, gli stessi accademici che hanno impostato l'ultima e traumatica sessione dell'Accademia in senso anti-Magistero rumoreggiavano dicendo "Non siamo un'estensione della Curia, ma un organismo scientifico".

Il punto è sempre quello: "scienza" e fede sono in contrasto? Certamente sì -dico io- se la "scienza" si concepisce come una cerchia di saggi che agiscono senza alcun riferimento diverso dalle proprie azioni di laboratorio.
Per venire al pratico: è possibilissimo far nascere degli esseri umani in vitro, sezionarli e poi gettarli. Se questa è "scienza", allora gli asini volano!

Per quanto riguarda mons. Fisichella, egli suscitò grande sconcerto scrivendo sull' "Osservatore" che chi aveva fatto abortire la bimba brasiliana era sostanzialmente nel giusto, e non scomunicato.
In me suscitò non sconcerto, ma qualcosa di molto peggio.

P.S. Per 24 ore non potrò collegarmi

10 maggio 2012 alle ore 10:32
Anonimo ha detto...

Eppure, anche degli insospettabili intervennero in difesa di Mons. Fisichella. Oggi si sta riproducendo una situazione analoga e diversa nel contempo.
Diamo una ripassata all'affaire Fisichella
http://blog.messainlatino.it/2010/02/in-difesa-di-mons-fisichella.html
Alessia

10 maggio 2012 alle ore 10:52
Anonimo ha detto...

Non afferro bene, lo ammetto, in che cosa consisterebbe l'analogia con l'affare Fisichella. Forse nel fatto che se, in una Pontificia accademia, non si fanno intervenire relatori "dissidenti" il Papa sarebbe attaccato? Se così fosse, non so, non mi convince.

Mi parrebbe invece del tutto logico, naturale e corretto che nell'accademia "pontificia", cioè in un ente ecclesiastico, si facciano studi e si approfondiscano le scienze secondo i criteri propri del Magistero, e quindi in armonia coi principi del diritto naturale del quale la Chiesa è massima interprete e Maestra. Altrimenti che "pontificia" è?

Se poi per caso c'entrasse una certa fissazione clericale per il malinteso "dialogo", purtroppo ancora dura a morire, occorrerebbe tranquillizzarli e spiegar loro che gli scienziati cattolici in quanto tali hanno tutto il diritto, anzi il dovere!, di organizzare convegni e andare per convegni allo scopo di approfondire, insieme ai loro colleghi anche non credenti, agnostici o dissidenti, lo stato e i problemi delle scienze: anzi queste occasioni vanno cercate proprio per penetrare di spirito cristiano tutti gli ambienti.

Ma nell'accademia "pontificia" no, dai: da lì TUTTI hanno il diritto di aspettarsi solo la scienza autenticata dalla fede, lo splendor veritatis. Si dice che tutti hanno il dovere di cercare la verità e, una volta trovata, di aderirvi. Perché questo accada ci vogliono dei luoghi anche privilegiati dove essa si faccia trovare e conoscere, in quanto c'é qualcuno capace di dirla e di spiegarla senza complessi.

10 maggio 2012 alle ore 12:46
Andrea ha detto...

Il commento che lei richiama, cara Alessia, dice che mons. Fisichella "forse" sbagliò nelle argomentazioni del suo articolo, ma fece bene perché con esso parava un ennesimo attacco mediatico internazionale al Papa e alla Segreteria di Stato.

Cioè: "ragion di Stato" contro "ragione del diritto".
Morte dei due gemelli per "parare un colpo".

Cosa dovrei dire?

11 maggio 2012 alle ore 17:13

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