sabato 19 maggio 2012

La gravissima falla negli apparati di sicurezza del Vaticano mette a rischio l'incolumità del Santo Padre?

E' evidente che esistono falle nel circuito di sicurezza del Vaticano.
Ci si chiede se non sia a rischio la stessa incolumità fisica del Santo Padre. Una rassicurazione in questo senso sarebbe gradita.
Quanto al comunicato di oggi ribadisco: meglio tardi che mai! Personalmente non ce l'ho con Nuzzi, che e' un giornalista, ma con i traditori che tramano nei Sacri Palazzi. Se veramente (vedremo!) si faranno delle denunce, i nomi dovranno saltare fuori e stavolta saremo noi fedeli a dovere pretendere una PULIZIA TOTALE E DEFINITIVA.
R.

7 commenti:

gemma ha detto...

Scusami Raffaella, ma non condivido il tuo giudizio su Nuzzi. I giornalisti raccontano si quanto gli viene soffiato da spie e informatori ma in genere si limitano al diritto di cronaca., con uno o piu articoli su un quotidiano o al massimo un'inchiesta televisiva. E' diritto di cronaca pubblicare in un libro lettere private di persone vive e vegete ( e come tali anche loro depositarie di diritti) e mettere il tutto in vendita in libreria? Non e' come vendere i gioielli che un anonimo sottrae dalla casa di qualcun'altro? Mi chiedo se esistono ancora leggi a difesa della privacy e della persona, così come di ciò che un rappresentante religioso rappresenta per la comunità dei suoi fedeli

Anonimo ha detto...

OT.
Il rabbino Bemporad: Bisogna fidarsi del giudizio del Papa sulla FSSPX. Inoltre credo che la stragrande maggioranza dei lefebvriani non sia d'accordo con Williamson.
http://www.catholicnewsagency.com/news/trust-popes-judgment-on-sspx-deal-senior-american-rabbi-says/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A%20catholicnewsagency/dailynews%20%28CNA%20Daily%20News%29&utm_term=daily%20news
Alberto

raffaele ibba ha detto...

sono d'accordo con Gemma.
Anche l'articolo che rilanci di Nuzzi su libero a proposito degli sviluppi del caso Orlandi è un esempio di ipocrisia giornalistica .. in gergo le chiamano marchette. Questo Nuzzi non lo conoscevo e avrei gradito continuare nella mia ignoranza.

ciao r

Elio ha detto...

Purtroppo tra gli atti sciagurati del pontificato woitiliano è dqa annoverare la soppresione del codice di diritto canonico di Benedetto XV del 1917,il codice conteneva anche le pene vendicative ed era troppo incomodo per i lestofanti in tonaca,troppo severe.
Nel codice del 1983 si è edulcorato tutto solo esortazioni,non pene...tutto annacquato dal volemose bene.
Non stupiamoci di questi fatti come anche dello scandalo pedofili...il fatto è che non ci sono più pene...solo pene medicinali:al posto delle sbarre e del rigore solo un buffetto e una caramella amara... ma non troppo!

Anonimo ha detto...

La denuncia penale è l'unico mezzo per farli finire in galera...ma lo scandalo è così grande...e per questi aiutanti,minutanti,monsignori, eminenze dalla mano nera l'immunità vale come impunità nel continuare a delinquere che di questo si tratta:uno che ruba documenti riservati e li pubblica deve finire in galera.
Ricordate le parole di Romeo in Cina?Entro l'anno il Papa deve morire!Lentamente acquistano un senso perché in effetti ho paura che lo facciano morire o di crepacuore per il dolore di tante nefande azioni o si servano dell'Acquetta di Perugia...non lascia traccie.
Sisto V e Clemente XIV morirono così.

Eugenia ha detto...

Sono con te Elio e' stata proprio la strategia del velemose bene a portarci a questi risultati

Anonimo ha detto...

Qui, rigaurdo alla storia del vescovo di Trapani, torna fuori il nome di Romeo:

http://www.malitalia.it/2012/03/trapani-il-vaticano-pronto-a-rimuovere-un-vescovo-che-ha-denunciato-un-sacerdote/

Notare bene che l'articolo e' del 9 marzo 2012, piu' di due mesi fa.