venerdì 18 maggio 2012

Katholikentag. Padre Einrich: cattolici tedeschi riuniti per rilanciare il volto della Chiesa in Germania


Katholikentag. Padre Einrich: cattolici tedeschi riuniti per rilanciare il volto della Chiesa in Germania


Nella città tedesca di Mannheim, oggi è il secondo giorno di incontri per i circa 60 mila partecipanti al 98.mo "Katholikentag", uno degli appuntamenti più antichi della Chiesa in Germania. A dettare la strada ai vari interventi in programma è il titolo dell’edizione 2012 “Osare un nuovo inizio”, dedicato alla riflessione sul contributo di svolta che i cattolici tedeschi possono offrire alla loro società. Padre Bernd Hangenkord, della redazione tedesca della nostra emittente, ne ha parlato con l'assistente spirituale del Comitato centrale dei cattolici tedeschi, padre Stefan Einrich: 


R. – Il nostro motto è che vogliamo "osare un nuovo inizio". Questo vuol dire che, dopo questi anni difficili, con la crisi della pedofilia e così via, la Chiesa cattolica in Germania si incontra – laici e vescovi – per pregare e anche semplicemente per essere insieme e per riflettere su come sviluppare una nuova credibilità della Chiesa, come presentare una Chiesa più attraente, capace di comprendere i problemi della gente.


D. – Questo Katholikentag fa parte di un processo di dialogo della Chiesa in Germania. A che punto si trova la Chiesa, in questo processo?


R. – Dobbiamo dire che abbiamo avuto un buon inizio. Dopo una prima fase di entusiasmo, adesso inizia la fase dei “dettagli”, per così dire. Quindi, dobbiamo iniziare a visualizzare e a confrontarci sugli aspetti difficili. Attualmente, siamo nella fase non direi tanto di un rallentamento, ma dove comunque tutto procede un po’ più lentamente. Questo perché adesso vediamo che sono tante le cose di cui dobbiamo parlare. Per esempio, c’è la grande tematica della relazione tra laici e religiosi, che anche in Germania in passato si è spesso mostrata in modo unilaterale sotto l’aspetto del potere. Ci chiediamo: come si può rinnovare, adesso, la cooperazione per dimostrare una nuova cultura della convivenza?


D. – Questo Katholikentag rientra nell’orizzonte dell’Anno della fede e del Giubileo del Concilio Vaticano II…


R. – Sì, il Katholikentag è un elemento molto importante in questo senso. Ma è anche un elemento che vuol dare impulsi: vogliamo essere parte attiva in questo processo.

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