venerdì 25 maggio 2012

Ior, Gotti Tedeschi silurato. Le mosse di Bertone e i dissidi (Sansonetti)


Ior, Gotti Tedeschi silurato Le mosse di Bertone e i dissidi 


di Stefano Sansonetti 


Inutile girarci intorno. Ettore Gotti Tedeschi è stato allontanato dallo Ior, la banca del Vaticano. Formalmente il tutto nasce da una decisione presa ieri dal Consiglio di Sovrintendenza, in sostanza una sorta di board laico dell'istituto, che ha votato all'unanimità una mozione di sfiducia nei confronti del banchiere. 
Per quale motivo? «Per non aver svolto varie funzioni di primaria importanza per il suo ufficio», ha spiegato una nota del Vaticano. All'origine della decisione ci sarebbero aspri dissidi sull'applicazione della legge sulla trasparenza bancaria, che avrebbe dovuto portare la Santa Sede nella lista dei paesi virtuosi in tema di antiriciclaggio. Ma a questo livello di tensione, rivelatasi alla fine insostenibile, si è arrivati per gradi. Innanzitutto ha pesato un'inchiesta con cui la magistratura romana aveva messo nel mirino alcuni movimentazioni di denaro riconducibili alla banca. L'ormai ex presidente dell'istituto aveva deciso di collaborare con i pm, facendosi interrogare senza il filtro delle rogatorie internazionali. Questo comportamento, però, non sarebbe stato gradito dal segretario di stato Tarcisio Bertone, i cui rapporti con il banchiere sono andati peggiorando. E poi ha inciso l'inchiesta milanese sul San Raffaele, che ha acceso un faro proprio sui rapporti con lo Ior. Gotti Tedeschi può «consolarsi» con il cda della Cassa depositi e prestiti, nel quale è entrato quando era ministro dell'economia Giulio Tremonti.


© Copyright Italia Oggi, 25 maggio 2012 consultabile online anche qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Card. Bertone sarebbe stato un perfetto ministro democristiano: incapace di amministrare (gli "incidenti" vaticani da quando c`è lui non si contano più) ma poi va a fare il bullo con gli altri.

Ma quando il Papa ci farà la grazia di accettarne le dimissioni?