martedì 22 maggio 2012

Gesuiti, cento anni fa nasceva Padre Virgino Rotondi. Convertì Malaparte (Izzo)

GESUITI: 100 ANNI FA NASCEVA ROTONDI, CONVERTI' MALAPARTE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 21 mag.


"L'ultima sua notte ha voluto che gli tenessi la mano per ore e ore. Volle che ripetessimo insieme la preghiera che gli avevo insegnato. Altro che droghe e sedativi: Malaparte fu lucidissimo sino all'ultimo istante. Vorrei morire io in quel modo". 
Padre Virgino Rotondi, il gesuita famoso per le sue battaglie e per una trentennale collaborazione con Radio Rai (e che compirebbe domani 100 anni come sara' ricordato con una celebrazione a Castelgandolfo) raccontava cosi' quanto accaduto nel 1957 alla clinica "Sanatrix", dove Malaparte era ricoverato. "Adesso la sua fede e' anche la mia", gli disse invece Giuseppe Saragat. Il religioso scomparso nel 1990 svolse un ruolo decisivo nella conversione dell'ex presidente della Repubblica, che mori' da cattolico, con i sacramenti. Amico di uomini politici e di spettacolo (da Corrado Pani a Sofia Loren e Anna Magnani) padre Rotondi collaboro' strettamente con Pio XII e con l'allora arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyla condivise l'esaltante esperienza della diffusione in Polonia del Movimento Oasi da lui fondato nel 1950 in Italia. E dunque sono tantissimi gli episodi della storia che lo videro testimone privilegiato. Uno dei capitoli piu' belli riguarda il commissario Luigi Calabresi, che aveva preso sul serio l'impegnativa promessa di consacrazione che padre Rotondi proponeva ai giovani dell'Oasi, e il futuro poliziotto era stato uno di questi: "O Gesu', Re divino Salvatore del mondo, io ti rendo grazie per avermi scelto e chiamato a offrire a Te, per le mani di Maria Immacolata, tutta la mia giovinezza". Scrisse allora sul suo diario Calabresi: "appartengo a un gruppo di giovani che vuol andare contro-corrente. In questo mondo neopagano, il cristiano continua a dare un enorme fastidio, perche' il fine che persegue, lo scopo che da' alla vita, non coincide con quello dei piu'... Sentiamo di vivere, tutto sommato, in un mondo non nostro, che tende a escluderci e a sopprimerci. Il mondo, cosi' com'e', lo sentiamo ostile".    Nella sua vita padre Rotondi e' stato anche una firma dei rotocalchi piu' popolari: Gente, Oggi, Grazia, L'Europeo e le sue rubriche televisive e radiofoniche (con lui nasce la trasmissione Rai "Ascolta si fa sera" che ancora continua su Radio Uno Rai. La Rai deve a padre Rotondi anche il sostegno dato all'intuizione di Sergio Zavoli di portare un microfono nella clausura, nonostante le perplessita' della gerarchia cattolica: e' nata cosi' l'intervista forse piu' famosa della Tv di Stato, quella alla sottopriora, suor Maria Teresa dell'Eucarestia.
Padre Rotondi era famoso per le sue crociate, a volte solitarie, in difesa della vita, contro l'eutanasia, la pillola e il divorzio. Nel dopo guerra era stato amatissimo assistente spirituale dei tranvieri dell'Atac di Roma ai quali diceva: "Mio padre e' un proletario come voi". Proprio per questa sua capacita' di essere vicino alla gente e per la sua genialita' Papa Pacelli lo scelse come collaboratore di fiducia e sara' proprio padre Virginio Rotondi ad avvicinare il Pastor Angelicus alla gente: grazie alla sua mediazione avverra' nelle mura vaticane il primo reportage fotografico a colori su Epoca dedicato alla giornata di un Papa, in cui si vedra' Pacelli nella sua quotidianita', accompagnato dagli inseparabili canarini Domplaff e Gretchen.
E il primo novembre 1950 Pio XII diede la sua benedizione al Movimento Osai al quale due anni dopo rivolse all'Oasi un discorso che e' ritenuto ancora oggi dagli animatori del Movimento la "magna carta" a cui far riferimento per rispettare il carisma specifico vocazionale e la sua proposta di totale disponibilita' a Dio, al servizio della Chiesa e dei fratelli. Nel 1958 padre Rotondi diede poi inizio all'Istituto secolare "Ancilla Domini" e nel 1971 in Brasile, a Sao Mateus, promosse il "Villaggio Nova Esperanca". 


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