domenica 20 maggio 2012

Caso Orlandi, Benedetto XVI da mesi invoca trasparenza assoluta e collaborazione con la magistratura (Ansaldo)

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6 commenti:

Eugenia ha detto...

Che Benedetto XVI da mesi invochi chiarezza sul caso Orlandi , non vi erano dubbi e forse è il caso che anche la famiglia ed in particolare il fratello di Emanuela finalmente ne prende atto. Di una cosa però rimango convinta purtroppo, che se in quel caso sono coinvolte persone diciamo così INVIOLABILI sarà diffcile che tutta la verità venga fuori e così come sempre la colpa sara' sempre di uno e di uno soltanto!!!!!!!!!!!!!!!!!!! INDOVINATE CHI?

Andrea ha detto...

La povera ragazza fu rapita dai servizi segreti dell'Est.

Il giudice Imposimato, che indagò per anni sull'attentato al Papa, ha sempre detto che il fatto che Agca fosse stato mandato dalla Bulgaria e quindi dal Cremlino (Breznev - Andropov) risultava con tutta evidenza.

Mi pare che dicesse in un'intervista che il rapimento di una ragazza cittadina vaticana serviva a fare pressione sul Papa sopravvissuto (miracolosamente).

D'altra parte il momento (1981-1983) era quello: il viaggio del beato G.Paolo aveva subito scosso la Polonia (1979), era nata Solidarnosc (1980), Jaruzelski aveva fatto il colpo di Stato (1981) e Andropov, vecchio capo del KGB, era diventato segretario del partito Comunista Sovietico (1982).
A Mosca si erano detti (giustamente): o Lo facciamo fuori o il nostro sistema non reggerà.

P.S. Il fratello del giudice Imposimato fu ucciso nel 1983, per fermare il magistrato

Anonimo ha detto...

Andrea, il nome di Stefan Wyszynski ti dice qualcosa? Quando parliamo di un vero eroe dell'anticomunismo polacco solo questo è in nome da fare. Se non fosse stato malato di cancro e ormai vecchio, lui sarebbe diventato Papa. Da qualche parte ho letto che i suoi rapporti con Wojtyla erano conflittuali.
Il beato G.Paolo II poco o nulla ha fatto per far ricomparire Emanuela. Il suo pontificato, malgrado la sua ansia missionaria e la sua presunta santità è stato uno dei momenti più oscuri della storia contemporanea della Chiesa.
Alessia

Andrea ha detto...

Non so che dire di fronte a una simile condanna, cara Alessia.

Mi tengo il ricordo e la venerazione per il Beato, e la gratitudine al Signore per avercelo dato.
Una notazione storico/culturale: G.Paolo II chiamava l'imperatrice Zita, vedova (dal '22 all' '89!) di Carlo d'Asburgo ultimo Imperatore d'Austria, "la mia Imperatrice" (penso che avesse preso questo senso di fedeltà dal padre militare).
Fu felice di poter beatificare Carlo poco prima di morire

Eugenia ha detto...

Concordo con Alessia ............ non nascondiamoci dietro ad un dito!

Andrea ha detto...

Quale dito, cara Eugenia?
Sinceramente non capisco