lunedì 21 maggio 2012

Brindisi, Benedetto XVI condanna il «vile attentato» (Gasparroni)

Benedetto XVI condanna il «vile attentato»


Fausto Gasparroni


VATICANO


Il dolore e la commozione per il «vile attentato» alla scuola di Brindisi sono arrivati in Piazza San Pietro, dove ieri Benedetto XVI ha puntato il dito contro la «brutale violenza» che è costata la vita alla giovane Melissa e che ha provocato feriti anche gravi.
Nel salutare «le varie scolaresche» presenti alla recita del Regina Caeli, «qui oggi devo purtroppo ricordare le ragazze e i ragazzi della scuola di Brindisi – ha detto il Papa -, coinvolti ieri in un vile attentato». «Preghiamo insieme per i feriti, tra cui alcuni gravi – è stata l'esortazione del Pontefice –, e specialmente per la giovane Melissa, vittima innocente di una brutale violenza, e per i suoi familiari, che sono nel dolore».
Papa Ratzinger non ha mancato poi di ricordare «le care popolazioni dell'Emilia Romagna» colpite ieri dal terremoto, esprimendo vicinanza «alle persona provate da questa calamità». Ma le sue parole sulla bomba di Brindisi, sulla tentata strage di adolescenti e sulla morte di Melissa, hanno avuto eco in quelle di altri esponenti di vertice della Chiesa.
Come il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, che in occasione di una messa per la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali (durante la quale si è pregato anche per Melissa) ha detto che «non dobbiamo farci scoraggiare, nè tantomeno schiacciare da questi fatti assolutamente condannabili da tutta la nazione». Ma ora, ha aggiunto Bagnasco, «bisogna reagire con fiducia stringendoci ancora di più gli uni agli altri negli ideali che hanno fatto e fanno il nostro popolo».
L'attualità che incalza costringerà Bagnasco anche a ritoccare la prolusione con cui oggi aprirà l'assemblea generale dei vescovi italiani. Uno dei quali, l'arcivescovo di Taranto mons. Filippo Santoro, ha ieri avvertito che «i vigliacchi assassini, a qualunque terrorismo appartengono, saranno giudicati dal Signore e speriamo, quanto prima, dalla nostra giustizia». Intanto la Cei, in segno di dolore sia per l'attentato di Brindisi che per le vittime del sisma in Emilia, ha annullato il previsto ricevimento con i giornalisti a Roma, mentre il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, ha rinunciato ad assistere stasera all'Olimpico alla finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli, cui era invitato.
Sempre l'attentato di Brindisi e la morte della studentessa sedicenne ha segnato anche il «Lifeday» svoltosi ieri nell'Aula Paolo VI e in Piazza San Pietro, in cui il Movimento per la Vita lanciava l'iniziativa «Uno di noi», per chiedere il riconoscimento dei diritti di ogni essere umano fin dal concepimento. Tra i 18 mila presenti, anche un gruppo dalla Puglia con uno striscione «Ciao Melissa».
«Vi incoraggio e vi esorto ad essere sempre testimoni e costruttori della cultura della vita», è stato il saluto del Papa ai partecipanti.


© Copyright Gazzetta del sud, 21 maggio 2012

Nessun commento: