giovedì 26 aprile 2012

Vaticano, entra nel vivo l'indagine sulla "fuga" dei documenti segreti (Mandelli)

Vaticano, entra nel vivo l'indagine sulla "fuga" dei documenti segreti

Orsola Mandelli

Roma

Entra nel vivo l'indagine disposta dal Papa su tutti gli organismi vaticani per scovare i responsabili della pubblicazione di documenti riservati, pubblicazione che nei mesi scorsi ha gettato discredito sulla Curia, disorientato i fedeli e danneggiato l'immagine di tutta la Chiesa.
La Segreteria di Stato, con una Notificazione, fornisce i dettagli della commissione d'indagine amministrativa, che era stata annunciata il 16 marzo dal sostituto mons. Angelo Becciu.
Dunque la commissione è cardinalizia, cioè al più alto livello. Ha mandato «pontificio» per far «piena luce», agendo «a tutti i livelli» sulla fuga di «documenti coperti da segreto d'ufficio» dal Vaticano, verso redazioni di giornali e tv.
La presiede il giurista dell'Opus Dei Julian Herranz, già presidente del Pontificio Consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi, e ne fanno parte Jozef Tomko, che è stato prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, e Salvatore De Giorgi, arcivescovo di Palermo, fino a pochi anni fa assistente dell'Azione Cattolica. Si è riunita martedì per «stabilire metodo e calendario dei lavori».
Annunciando all'Osservatore romano la decisione pontificia di far luce sulla fuga di documenti mons. Becciu aveva condannato la «slealtà» alla base del fenomeno che ha avuto «risonanza mediatica soprattutto in Italia», slealtà di pochi, aveva detto, che dava una immagine falsa della curia, danneggiando il lavoro di tutti.
La fuga di carte riservate si è verificata a partire da gennaio. Prime a finire in tv, alcune lettere di mons. Carlo Maria Viganò, attuale nunzio a Washington, contro la «corruzione» nel Governatorato vaticano. È stata poi la volta di alcune missive del card. Attilio Nicora sullo Ior e di un appunto riservato del direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi sul caso Orlandi, passando per un appunto su un presunto complotto per uccidere Benedetto XVI, basato su una conversazione in Cina attribuita dal card. Paolo Romeo in Cina.

© Copyright Gazzetta del sud, 26 aprile 2012

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