giovedì 12 aprile 2012

Tre Fontane: 65 anni fa la Vergine fermò chi voleva colpire Pio XII (Izzo)

TRE FONTANE: 65 ANNI FA VERGINE FERMO' CHI VOLEVA COLPIRE PIO XII

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 apr.

Il tranviere Bruno Cornacchiola, che aveva in odio la fede cattolica e si era messo in mente di uccidere Papa Pio XII, e' il protagonista di una delle piu' straordinarie apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa, quella di Tre Fontane, a Roma.
Esattamente 65 anni fa, il 12 aprile del 1947, gli apparve la Vergine e fermo' la sua mano.
"Tu mi perseguiti, ora basta!", gli disse; avvertendolo che avrebbe incontrato un sacerdote dal quale sarebbe stato salutato con le parole: "Ave Maria, figliolo"; quello lo avrebbe condotto da un altro presbitero che doveva riportarlo all'"ovile".
"Quando troverai quel prete dovrai obbedirgli", raccomando' la Madonna che benedisse il luogo: "con questa terra di peccato operero' potenti miracoli per la conversione degli increduli.. ". Lo stesso giorno Cornacchiola incidera' sulla roccia la frase: "In questa grotta mi e' apparsa la Madre divina, che mi invita, amorevolmente a rientrare nella Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana".
Il secondo prete indicato dalla Vergine lo condusse poi proprio da Pio XII.
Era il 9 novembre del 1949, al termine di una udienza accordata ai tranvieri di Roma, Cornacchiola pote' salutare il Pontefice.
"Santissimo Padre - disse - ecco il pugnale, con l'iscrizione 'morte al Papa', con il quale avevo progettato di uccidervi. Vengo a chiederle perdono".
L'apparizione di Tre Fontane fu riconosciuta dalla Chiesa nel 1956. Piu' volte poi nello stesso luogo si e' verificato il "miracolo del sole", con modalita' analoghe a quanto accaduto a Cova di Iria, presso Fatima, dove pregavano il 13 ottobre 1917 i pastorelli, quando - raccontano le cronache - il sole apparve come una gigantesca ruota iridata, che girava irradiava multiformi colori. Si arresto' per tre volte e poi parve staccarsi dal firmamento per precipitare sulla terra.
Lo straordinario fenomeno e' stato visto da migliaia di fedeli alle Tre Fontane, ad esempio nel 1968 e nel 1980 (mentre a Fatima una replica ci sarebbe stata lo scorso 13 maggio e un identico prodigio e' stato documentato a Cotonou in Benin l'ultimo giorno della visita di Benedetto XVI lo scorso novembre).
Alle Tre Fontane, il disco solare prima si e' comportato come a Fatima (eccetto il fenomeno di apparire in procinto di precipitare sulla terra) ma in un secondo tempo ha preso il colore di un'ostia, come se fosse coperto da una gigantesca ostia.
Un appunto privato di Pio XII testimonia infine un episodio simile avvenuto nei Giardini Vaticani, che nel 1950 fu interpretato in cuor suo da Papa Pacelli come una conferma della validita' del dogma dell'Assunzione di Maria che stava per proclamare.

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

L'apparizione della Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane e il Suo messaggio sono uno dei più bei doni che Dio ha offerto alla Chiesa e all'umanità intera.

Tuttavia, forse con eccessiva pignoleria, è bene precisare che, nel caso delle Tre Fontane, quando si parla di "riconoscimento della Chiesa", si deve intendere "solo" l'autorizzazione al culto da parte del'autorità ecclesiastica. Il che, come è ben noto, non implica una dichiarazione ufficiale e definitiva sulla natura delle apparizioni, come è avvenuto per la Salette, Lourdes o Fatima.

La Chiesa in ogni caso, con il suo atteggiamento pratico ( promozione del culto, liturgie solenni presso la grotta celebrate da illustri ecclesiastici ricoprenti cariche importanti, atteggiamento positivo dei Papi negli anni, riconoscimento ufficiale dello statuto delle Missionarie della Divina Rivelazione, ecc.) ha sempre riconosciuto IMPLICITAMENTE nell'apparizione a Bruno Cornacchiola il digitus Dei.

Alla fin fine, in questo caso particolare il "documento ufficiale" o la "parola dirimente" contano relativamente.

La grande fede e spiritualità nate dall'evento, la conversione del protestante Cornacchiola e la grande, costante preghiera del popolo, romano e non, nel luogo discreto delle apparizioni sono la cosa più bella.

Andrea ha detto...

Ma purtroppo, caro Anonimo, ciò che lei illustra non toglie che "la Chiesa", nel senso dell'ambiente del Clero, abbia spesso un atteggiamento di disagio di fronte alle apparizioni della Madonna.
L'ambiente "tradizionalista" tende a pensare che sappiamo già tutto, e non abbiamo bisogno che la Madre ci riprenda, ci accompagni, ci guarisca; l'ambiente "progressista", che non è ammissibile alcuna apparizione né alcun miracolo (deismo, naturalismo).

Io ho visto il miracolo solare alle Tre Fontane, diversi anni fa

Anonimo ha detto...

Sono certo considerazioni apprezzabili, gentile Andrea.
Per altro, la mia osservazione voleva limitarsi a sottolineare quella che mi sembra la piccola ambiguità di un cronista di cose religiose il quale, visto il mestiere, potrebbe forse essere un po’più preciso .
Allargare il discorso all’assai complesso tema del rapporto tra la gerarchia cattolica e la manifestazioni del soprannaturale, come fa Lei, non era comunque nelle mie intenzioni. Qui alle Tre Fontane mi pare non ci siano grossi scontri a livello ufficiale. Meno che in altri posti, comunque.
Un argomento, l’incontro –scontro tra clero e popolo cattolico sul soprannaturale, che per altro a mio avviso viene schematizzato in modo forse un po' secco e troppo "occidentale" (la consueta opposizione fra "tradizionalisti" e "progressisti"): in realtà, in Benin - e più in generale in Africa (vedi Kibeho) - l'approccio del clero e del popolo al fatto indubitabilmente prodigioso che ha accompagnato la visita del Papa, è stato ed è abbastanza diverso da come si considerano le cose qui.
Le diatribe più insulse sul tema dei miracoli del Sole le ho lette giusto su italici siti costruiti, per altro assai meritoriamente, in difesa della Tradizione cattolica. In essi, stranamente, i paladini tradizionalisti si ponevano nei confronti del recente miracolo africano del sole (presunto, fino a che Roma “locuta est”, cosa che nel caso probabilmente non farà mai) come neanche il più incallito razionalista avrebbe saputo fare. Dotti distinguo, dubbi, assurde letture di episodi biblici e quant’altro. Gli africani che erano là per salutare il Papa, si sono semplicemente e devotamente recati in cappella a ringraziare il Signore e a pregare. In questo senso, la fede di molti nostri fratelli africani, con tutte le sue normali debolezze – che non ne ha? - è molto più “tradizionalista” di quella di tanti nostrani difensori della Tradizione.

Andrea ha detto...

La ringrazio, caro Anonimo.

A proposito dei problemi di accettazione aperta e serena del soprannaturale, cetamente l'Africa è molto meglio messa di noi.
C'è stato qualcuno (Piero Vassallo, anziano studioso -non "intellettuale"- di Genova) che ha scritto che il Papa loda e ci addita a esempio la civiltà cattolica africana proprio perché essa non è impantanata negli ossessivi strascichi dell'Illuminismo.

Per quanto riguarda i siti "tradizionalisti" (come ha visto, ho condannato esplicitamente alcuni aspetti di quella mentalità, essenzialmente la presunzione che Dio sia "contenuto" nei buoni manuali di teologia), e per semplificare, farei una distinzione fra simpatizzanti lefevriani e no.
A mio parere, si tratta di due mentalità molto lontane fra loro.

Viva Maria!