venerdì 13 aprile 2012

Schönborn e il suo parroco. Felix Austria?....(Tosatti)

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9 commenti:

Anonimo ha detto...

spero che questo sacerdote coraggioso faccia proseliti.....GR2

Anonimo ha detto...

Wall Street Journal: Il Cattolicesimo tradizionale sta vincendo. Negli Usa i giovani sono attratti dagli insegnamenti eterni della Chiesa.
http://online.wsj.com/article/SB10001424052702303772904577335290865863450.html?mod=googlenews_wsj
Alberto

Simon de Cyrène ha detto...

Personalmente mi associo al prete ribelle e eretico Peter Paul Kaspar che tratta Schönborn di disobebdiente

http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/austria-14251/

Cosa aspetta Schönborn per dimissionare volontaraimente dal colleggio cardinalizio e ritirarsi in un convento di stretta clausura? I.P.

Anonimo ha detto...

intanto il prete, che ha avuto nel passato un relazione con una donna, ora è in un periodo di riposto per malattia.
I preti obbedienti al magistero in Austria vanno in malattia, i preti disobbedienti vengono lusingati e non devono temere alcuna punizione e il Vaticano sta a guardare...

vergogna!

Anonimo ha detto...

aggiungo: questo è il secondo prete fedele al magistero che nel giro di un paio di mesi viene mandato in malattia e/o cacciato, mentre ai firmatari dell`appello alla disobbedienza non è accaduto proprio nulla.
E`chiaro che i vescovi austriaci non hanno alcuna intenzione di adeguarsi al Magistero.

Anonimo ha detto...

Il parroco non avrebbe potuto fare altrimenti. È stato sconfessato ben due volte. La prima volta dalla elezione voluta dalla gran maggioranza dei parrocchiani che nel comportamento di Florian Stangl, omosessuale dichiarato e convivente con il suo compagno, non ha evidentemente eccepito nulla di disdicevole, ritenendolo degno; la seconda, ben più grave sconfessione, da parte di Schönborn, che ha ritenuto di legittimare l’elezione di Stangl, spiegando di essere stato “profondamente impressionato” dalla fede, dall’umiltà e dal modo in cui quella persona concepisce il suo servizio! A questo punto quale credibilità avrebbe potuto ancora esprimere quel parroco nei confronti dei suoi parrocchiani? E tuttavia la questione è molto più complessa di quanto possa apparire. Non si tratta soltanto di una semplice diversità di vedute tra il parroco e il cardinale: siamo di fronte a una evidente diversa percezione vissuta oggi dal cattolico o almeno chi si dichiara tale, nei confronti degli insegnamenti della sua Chiesa. La verità, piuttosto cruda, è che molti insegnamenti non trovano più l’humus necessario per radicarsi tra coloro che si professano cattolici. Leggendo l’articolo su “Vatican Insider” dal titolo “L’Irlanda è ancora cattolica?”, soffermandosi sulle risposte appare inequivocabile il forte scollamento presente tra gli insegnamenti della Chiesa cattolica e il comportamento reale della stragrande maggioranza dei fedeli di quel paese. E se la stessa indagine fosse realizzata in Francia o in Italia, siamo proprio sicuri di non dover poi esser costretti a porci la stessa domanda e cioè se ancora oggi la Francia o l'Italia sono cattoliche? Poi conosco vari gay dichiarati o non che la domenica leggono le letture, fanno i catechisti, sono nei consigli pastorali e degli affari economici....allora allontaniamo tutti i peccatori. non si salverebbe nessuno

Anonimo ha detto...

Ma scusate: non lo avete capito che l'UNICO Dogma di fatto rimasto in piedi, nell'anno del Signore Duemilaedodici, è "Vietato vietare" ?!


"Vietare" (qualunque cosa, salvo il vietare di vietare) è l'unico "peccato" rimasto.

Anonimo ha detto...

noi però possiamo essere semplici peccatori,ma cmq laici,assai diverso il caso di principi della chiesa,ci si è dimenticati che lo stesso Schoenborn aveva fatto esporre in una chiesa viennese una rappresentazione oscena dell'ultima cena,poi,dietro insistenze di alcuni fedeli,la fece rimuovere sostituendola con una crocifissione altrettanto oscena ed offensiva per la fede cattolica,tutto perchè erano opere di un famoso artista gay,marxista-leninista ed ateo.Se questa è la maniera di intendere il cortile dei gentili voluto dal papa....che fare,se non chiedere perdono al Padre.'vietato vietare' è il dogma dei 68ini mai pentiti,e ce n'è tanti,purtroppo.GR2

Anonimo ha detto...

Caro GR2, logisticamente (oltre che logicamente) parlando, il cortile dei gentili non stava certo nel Sancta Sanctorum...