domenica 15 aprile 2012

Osservatore: la semplicità dei fratelli Ratzinger. Beckenbauer: sulla Nazionale Tedesca non eravamo d'accordo (Izzo)

PAPA: OSSERVATORE, LA SEMPLICITA' DEI FRATELLI RATZINGER

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 14 apr.

Una piccola cappella nella quale due anziani sono seduti vicini, entrambi raccolti in preghiera. Con questa immagine l'Osservatore Romano documenta oggi la semplicita' dei fratelli Ratzinger ripresi di spalle questa mattina mentre recitano le lodi, dopo la celebrazione della messa.
"Nella semplicita' della preghiera quotidiana - si legge in un breve corsivo - l'Osservatore Romano si unisce ai suoi lettori e a moltissime altre persone in tutto il mondo, donne e uomini, anche al di la' di distinzioni religiose, nell'augurare a Benedetto XVI buon compleanno. Chi crede non e' mai solo, ama ripetere il Papa, che - sottolinea il quotidiano della Santa Sede - non e' certo solo perche' lo circondano l'affetto di persone vicine e lontane e l'amicizia dei santi".
Il Papa, ricorda l'Osservatore, "e' rientrato infatti nella serata di ieri in Vaticano da Castelgandolfo, dove si trovava dal pomeriggio della domenica di Pasqua, anticipando di quarantotto ore il suo ritorno per accogliere il fratello, monsignor Georg Ratzinger, che trascorrera' con lui i prossimi giorni, segnati da ricorrenze particolarmente significative: l'ottantacinquesimo compleanno, lunedi' 16, il settimo anniversario dell'elezione a successore dell'apostolo Pietro, giovedi' 19, e quello del solenne inizio del pontificato, martedi' 24". Il giornale diretto dal professor Vian conclude poi con gli auguri in latino: "ad multos annos, beatissime pater, ad multos et felicissimos annos!".

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PAPA: FRANZ BECKENBAUER, SULLA NAZIONALE NON ERAVAMO D'ACCORDO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 14 apr.

Nel 2005, alla vigilia del Mondiale, Franz Beckenbauer pote' discutere di calcio con Benedetto XVI e oggi sull'Osservatore Romano rivela che non si trovo' d'accordo con l'analisi del Pontefice sulla Nazionale tedesca.
"Non mi aspettavo certamente - scrive nella sua testimonianza - che s'interessasse e s'intendesse di calcio. Anche in questo mi sorprese. Incomincio' lui stesso a parlarne. Volle per esempio sapere come procedevano i preparativi per i mondiali, se i lavori negli stadi si sarebbero conclusi per tempo e come era messa la nostra Nazionale. Riteneva che al momento fosse piuttosto buona. Allora non ero proprio della stessa idea. Per questo gli risposi che perlomeno era sulla strada giusta per diventare una buona squadra. Al che lui sorrise benevolmente".

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