domenica 1 aprile 2012

Offriamo a Dio tutte le sofferenze, anche l’angoscia per il futuro: così il Papa all’Angelus (R.V.)

Offriamo a Dio tutte le sofferenze, anche l’angoscia per il futuro: così il Papa all’Angelus

All’Angelus il Papa ha rivolto un saluto speciale al Comitato organizzatore della scorsa GMG di Madrid e a quello che sta organizzando la prossima, di Rio de Janeiro, così come pure ai delegati all’Incontro Internazionale sulle Giornate Mondiali della Gioventù, promosso dal Pontificio Consiglio per il Laici; l’arcivescovo e il governatore di Rio. Poi nelle varie lingue un pensiero sulla Settimana Santa. Il servizio di Fausta Speranza

“Je vous invite à ouvrir toutes grandes les portes de vos cœurs au Christ…”

Vi invito a spalancare le porte del vostro cuore a Cristo: così all’Angelus il Papa dice ai giovani in particolare in questa Domenica delle Palme in cui si celebra la giornata Mondiale della Gioventù. “In questa Settimana Santa contempleremo Cristo nella sua Passione, ricorda Benedetto XVI per poi rivolgere un incoraggiamento preciso: “offriamo a lui le sofferenze del mondo e abbiamo fiducia in Lui”. E il Papa cita ancora i giovani e sofferenze alcune antiche, alcune caratteristiche di questo momento storico: la malattia, l’handicap, ma anche l’angoscia morale, la disperazione, l’incertezza sul futuro”.

In spagnolo Benedetto XVI chiama tutti alle celebrazioni pasquali per “sperimentare la grandezza dell’amore di Dio”. In inglese, il Papa indica la via su cui ci pone la Settimana Santa: “buttarci i peccati dietro di noi e scegliere una vita di amore e di servizio. In tedesco il Papa sottolinea che “il desiderio di felicità e una vita piena è profondamente inscritta nel cuore di ogni uomo. Cristo vuole darci la sua gioia”. In sloveno un saluto particolare ai maturandi del Liceo Classico Diocesano di Šentvid e l’invito a maturare anche nella fede. In polacco, ricorda che il motto dell’odierna Giornata della Gioventù si richiama all’appello di San Paolo: «Siate sempre lieti nel Signore!». “La gioia, che scaturisce dalla consapevolezza che Dio ci ama, - dice - è un elemento centrale dell’esperienza cristiana. In un mondo spesso segnato da tristezza e inquietudini, è una testimonianza importante della bellezza e dell’affidabilità della fede. Poi il saluto in italiano:

Cari amici, prego perché nel vostro cuore abiti la vera gioia, quella che deriva dall’amore e che non viene meno nell’ora del sacrificio.

A tutti l’augurio di una buona Settimana Santa e una buona Pasqua!

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