mercoledì 25 aprile 2012

Le banche cattoliche, lo Ior di Marcinkus e la morte, Papa Luciani fra segreti e misteri nella biografia di Roncalli (Ansa)

IN LIBRERIA "GIOVANNI PAOLO I. ALBINO LUCIANI" DI MARCO RONCALLI

Le banche cattoliche, lo Ior di Marcinkus e la morte, Papa Luciani fra segreti e misteri

Marco Roncalli firma la biografia completa del Pontefice bellunese per il centenario dalla nascita

Da Patriarca di Venezia Albino Luciani tenne testa a un crack finanziario che coinvolgeva la sua diocesi, assumendosi ogni responsabilità per l'operato di alcuni sacerdoti. Tentò di evitare la crisi delle banche cattoliche venete, e nel '72 l'operazione con cui lo Ior guidato da monsignor Paul Marcinkus fagocitò la Cattolica.
Da Papa, «deciso a fare chiarezza sulla gestione economica della Santa Sede» avrebbe pensato di rimuovere Marcinkus dallo Ior, «considerando che la presidenza di una banca non fosse il posto appropriato per un vescovo». Anche se su questa intenzione non c'è conferma documentale. Ma un pontificato di soli 33 giorni non gli consentì nessun tipo di riforma, né finanziaria, né pastorale. E restano da provare i progetti attribuitigli di tre encicliche di taglio conciliare, sull'unità della Chiesa, sulla collegialità episcopale, sulla donna nella Chiesa e nella società.
Al «papa del sorriso» è dedicata l'ultima fatica di Marco Roncalli «Giovanni Paolo I - Albino Luciani», edito da San Paolo, 735 pag, 34 euro, un testo ponderoso che giunge al brevissimo regno di Luciani dopo aver narrato la sua intera parabola umana e spirituale nel centenario della nascita, figlio di Giovanni Luciani e Bortola Tancon da Forno di Canale d'Agordo, in provincia di Belluno, allora terra di emigrazione e povertà. L'autore documenta il periodo del seminario, l'attività di provicario, dopo la guerra e la Liberazione, l'elezione a vescovo di Vittorio Veneto da parte di Giovanni XXIII, nel '58, gli anni del Concilio e il contributo al dibattito che portò alla Humanae vitae di Paolo VI, la nomina a patriarca di Venezia nel '67 e, dopo il primo conclave del '78, l'approdo al «labirinto di Cnosso», come Luciani definì il Vaticano in una lettera al gesuita Bartolomeo Sorge, poco dopo essere stato eletto. L'ipotesi che Giovanni Paolo I volesse togliere a Marcinkus la presidenza dello Ior, avanzata negli anni da molti vaticanisti, tra cui Giancarlo Zizola, è rilanciata nel libro riferendo un'osservazione di monsignor Massimo Camisasca: «quanto a Marcinkus e allo Ior, penso di sì, che volesse mettere mano a delle riforme profonde».
Il racconto si conclude con la morte improvvisa dopo soli 33 giorni di regno, riferendo i noti errori di comunicazione compiuti dalla ristretta cerchia dei collaboratori che contribuirono non poco alla nascita della leggenda di un assassinio per avvelenamento. Come si insegnava a chiunque approdasse alla informazione vaticana già dagli anni Ottanta, Luciani soffriva di seri problemi di circolazione, e il comunicato ufficiale preferì divulgare un errore che ammettere che il Pontefice era stato trovato morto da suor Vincenza Taffarel e non da uno dei segretari.

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