lunedì 2 aprile 2012

In Brasile la gmg è già cominciata (Osservatore Romano)

Nella Sala Stampa della Santa Sede il cardinale Ryłko e l’arcivescovo Tempesta parlano dell’appuntamento del 2013

Ma in Brasile la gmg è già cominciata

«La Giornata mondiale della gioventù di Rio è già cominciata, e non solo in Brasile: parliamo della preparazione, un vero e proprio pellegrinaggio da una gmg all’altra, che mette in movimento tanti giovani, tante diocesi, parrocchie, comunità e movimenti ecclesiali». Lo ha detto il cardinale Stanisław Ryłko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, presentando lunedì mattina, 2 aprile, nella Sala Stampa della Santa Sede la conferenza sulla preparazione della XXVIII Giornata mondiale, che si svolgerà nella capitale carioca, dal 23 al 28 luglio 2013, sul tema «Andate e fate discepoli tutti i popoli» (cfr. Matteo, 28, 19).
Nel giorno del settimo anniversario della morte di Giovanni Paolo II, iniziatore e infaticabile promotore delle gmg, il porporato polacco ha illustrato ai giornalisti presenti i risultati del convegno internazionale degli incaricati di pastorale giovanile svoltosi dal 29 al 31 marzo a Rocca di Papa, che in pratica ha fatto da spartiacque tra Madrid 2011 e Rio 2013. Papa Wojtyła — ha commentato — «ci ha lasciato questo dono delle gmg che è stato subito accolto dal nuovo Pontefice Benedetto XVI, il quale qualche mese dopo l’elezione ha avuto modo di guidare la Giornata di Colonia».
Complice anche il minor tempo a disposizione — di solito le gmg internazionali si celebrano ogni tre anni, in questo caso ridotti a due per evitare la sovrapposizione con i campionati mondiali di calcio in programma nel 2014 — gli organizzatori brasiliani hanno già messo a punto alcune iniziative legate all’appuntamento. A cominciare dal sito www.rio2013.com attivo già dall’agosto scorso e attualmente aggiornato in cinque lingue: portoghese, spagnolo, inglese, italiano e francese.
Quanto alla rete sociale — sommando i dati di facebook e di twitter — l’arcivescovo di Rio, monsignor Orani João Tempesta, ha reso noto che essa è già seguita da oltre seicentomila persone. Il presule ha anche parlato della scelta del logo ufficiale, per il quale sono state presentate più di duecento proposte, da tutti i continenti. Il Pontificio Consiglio per i Laici ha approvato quello realizzato da un giovane dello Stato di Rio: un grande cuore, che racchiude, stilizzati, a partire dalla zona superiore, in verde, la Croce pellegrina e la collina del Pan di Zucchero; al centro, in giallo oro, il Cristo Redentore del Corcovado, simbolo della città; e, nella parte bassa, in blu, il litorale della baia di Guanabara. Insomma contiene gli elementi caratteristici che ricordano la città, il Paese, che ebbe come primo nome Terra di Santa Croce. Non a caso — ha commentato il cardinale Ryłko — nel pellegrinaggio della grande croce lignea che dall’ottobre scorso ha già toccato 130 delle 276 diocesi del Paese, in molte di esse «il simbolo delle gmg è stato accolto da centinaia di migliaia di giovani».
L’arcivescovo Tempesta ha poi rivelato che si prevede il coinvolgimento di sessantamila volontari e che in questo momento si sono registrate oltre sedicimila persone pronte a dare una mano. Anche per la scelta dell’inno è stato indetto un concorso: sono arrivate 180 proposte di testi. E il prossimo passo sarà il concorso per la musica. «La presentazione dell’inno sarà fatta un anno prima della gmg», ha detto il presule cistercense, aggiungendo che le iscrizioni per i gruppi di pellegrini saranno aperte a partire dal prossimo mese di luglio.
Il presidente della commissione governativa brasiliana Luiz Carlos Pugialli, da parte sua, ha assicurato il pieno sostegno delle istituzioni a livello federale, dello Stato di Rio e della municipalità, sottolineando come per il Paese la gmg rappresenti un appuntamento più importante di quanto non lo siano gli stessi campionati di calcio o i giochi olimpici del 2016.
Nel corso della conferenza stampa sono state inoltre illustrate alcune peculiarità della Giornata di Rio: l’elemento che più di altri la distinguerà dalle precedenti sarà la trasformazione delle «giornate nelle diocesi» in una settimana missionaria. A rivelarlo è stato il vescovo salesiano Eduardo Pinheiro da Silva, presidente della commissione episcopale per la gioventù della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, il quale ha evidenziato come sia le conclusioni di Aparecida sia il tema stesso della prossima gmg, oltre al fatto che essa si svolgerà nell’Anno della fede, impongano una riflessione più accurata sulla dimensione missionaria della fede. C’è poi l’aspetto gioioso, caratteristico della cultura locale: una felicità che non è espressione di superficialità — ha specificato — ma della profonda religiosità e spiritualità del popolo brasiliano.
Infine, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti, il cardinale Ryłko ha anticipato che probabilmente una delle tappe della via crucis alla gmg di Rio sarà ambientata in una favela e che per l’edizione successiva comincia a farsi strada l’ipotesi di organizzarla per la prima volta in Africa.

(©L'Osservatore Romano 2-3 aprile 2012)

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