lunedì 9 aprile 2012

Il Papa: la Resurrezione è evento misterioso ma non meno reale. Pasquetta è festa, approfittatene per rileggere il Vangelo (Izzo)

PAPA: RISURREZIONE E' EVENTO MISTERIOSO MA NON MENO REALE

Salvatore Izzo

(AGI) - Castelgandolfo, 9 apr.

La Risurrezione di Gesu' e' "il mistero decisivo della nostra fede", ma e' un evento che "rimane misterioso, non nel senso di meno reale, ma di nascosto, al di la' della portata della nostra conoscenza: come una luce cosi' abbagliante che non si puo' osservare con gli occhi, altrimenti li accecherebbe".
Lo ha affermato Benedetto XVI nel breve discorso che ha preceduto la preghiera mariana del Regina Caeli. Citando la lettera di san Paolo ai Corinzi, il Papa ha poi aggiunto che "se Cristo non e' risorto, vuota e' allora la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede" e ricordato che anche se "l'avvenimento della risurrezione in quanto tale non viene descritto dagli Evangelisti", i loro racconti ci presentano "gli incontri dei discepoli con Gesu' risorto, e ci permettono cosi' di meditare su questo evento stupendo che ha trasformato la storia e da' senso all'esistenza di ogni uomo". "Le narrazioni - ha spiegato il Pontefice teologo - incominciano invece da quando, all'alba del giorno dopo il sabato, le donne si recarono al sepolcro e lo trovarono aperto e vuoto. San Matteo parla anche di un terremoto e di un angelo sfolgorante che rotolo' la grande pietra tombale e vi si sedette sopra".

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PAPA: PASQUETTA E' FESTA, APPROFITTATENE PER RILEGGERE IL VANGELO

Salvatore Izzo

(AGI) - Castelgandolfo, 9 apr.

"A tutti auguro una serena giornata, nella luce e nella pace del Signore risorto.
Buona festa di oggi". Con queste parole Benedetto XVI ha salutato oggi i 4 mila fedeli che gremivano il cortile della residenza estiva di Castelgandolfo, la cittadina laziale dove trascorre qualche giorno di riposo me che e' anche una delle tradizionali mete dalla Pasquetta "fuori porta" dei romani.
A tale circostanza il Papa si e' riferito nella sua riflessione, rilevando che "il lunedi' dopo Pasqua e' in molti Paesi una giornata di vacanza, in cui fare una passeggiata in mezzo alla natura, oppure andare a visitare parenti un po' lontani per ritrovarsi insieme in famiglia". "Ma vorrei - ha scandito - che fosse sempre presente nella mente e nel cuore dei cristiani il motivo di questa vacanza: percio' in questi giorni e' importante rileggere le narrazioni della risurrezione di Cristo che troviamo nei quattro Vangeli".
Tornando poi al significato della festa di oggi, chiamata anche "Lunedi' dell'Angelo", il Papa ha sottolineato come sia stato "ricevuto dall'Angelo l'annuncio della Risurrezione" e che in seguito a questo fatto "le donne, piene di timore e di gioia, corsero a dare la notizia ai discepoli, e proprio in quel momento incontrarono Gesu', si prostrarono ai suoi piedi e lo adorarono".
Un atto di predilezione al quale le donne hanno ben saputo corrispondere anche perche' "modello sublime ed esemplare di questo rapporto con Gesu', in modo particolare nel suo Mistero pasquale, e' naturalmente Maria, la Madre del Signore". In merito il Papa ha anche sottolineato che "proprio attraverso l'esperienza trasformante della Pasqua del suo Figlio, la Vergine Maria diventa anche Madre della Chiesa, cioe' di ognuno dei credenti e dell'intera loro comunita'.
"A Lei - ha poi esortato rivolgendosi ai fedeli - ci rivolgiamo ora invocandola quale Regina Coeli, con la preghiera che la tradizione ci fa recitare al posto dell'Angelus durante tutto il tempo pasquale". "Maria - ha infine invocato Papa Ratzinger - ci ottenga di sperimentare la presenza viva del Signore risorto, sorgente di speranza e di pace".

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