domenica 8 aprile 2012

Il Papa: il buio su Dio e valori è vera minaccia per il mondo. Benedetto XVI battezza otto adulti nella Veglia di Pasqua (Izzo)

PAPA: BUIO SU DIO E VALORI E' VERA MINACCIA PER IL MONDO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 apr.

"Il buio su Dio e il buio sui valori sono la vera minaccia per la nostra esistenza e per il mondo in generale".
E’ questo il monito pronunciato da Benedetto XVI durante la solenne Veglia di Pasqua.
"Se Dio e i valori, la differenza tra il bene e il male restano nel buio, allora - ha affermato il Papa - tutte le altre illuminazioni, che ci danno un potere cosi’ incredibile, non sono solo progressi ma al contempo anche minacce che mettono in pericolo noi e il mondo".
"Oggi - ha osservato - possiamo illuminare le nostre citta’ in modo cosi’ abbagliante che le stelle del cielo non sono piu’ visibili", e questo ci da’ la misura della limitatezza della
nostra capacita’ di illuminare la realta’. In sostanza, per il Pontefice, la scienza e la tecnica non sono in grado di rispondere alle vere domande sull’uomo anche se "nelle cose materiali sappiamo e possiamo incredibilmente tanto".
Secondo l’anziano Pontefice "e’ la fede che ci mostra la luce di Dio". Solo la fede, ha insistito, "e’ la vera illuminazione, una irruzione della luce di Dio nel nostro mondo una apertura dei nostri occhi per la vera luce".

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PAPA: NELLA VEGLIA DI PASQUA BATTEZZA OTTO ADULTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 7 apr.

Benedetto XVI e’ sceso poco dopo le 21 di questa sera nella basilica vaticana per presiedere la solenne Veglia di Pasqua, durante la quale otto adulti provenienti da Italia, Albania, Slovacchia, Germania, Turkmenistan, Camerun e Stati Uniti d’America, riceveranno battesimo, cresima e prima comunione, cioe’ i sacramenti dell’iniziazione cristiana.
La veglia ha avuto inizio nell’atrio della basilica di san Pietro con la benedizione del fuoco contenuto in un braciere e la preparazione del cero pasquale, sul quale il Papa ha inciso una
croce, la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco e le cifre che identificano l’anno in corso. Subito dopo si e’ tenuta la processione verso l’altare della confessione che il Pontefice ha guidato stando sulla pedana mobile con il cero nella mano.
Da questo sono state accese poi le candele dei cardinali e prelati di curia e da esse quelle dei circa cinquemila fedeli presenti.
Nello stesso momento sono state sciolte le campane ed e’ stato intonato il canto dell’Exsultet che precede la liturgia della parola.

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