giovedì 26 aprile 2012

Il Papa è vicino ai giovani che hanno problemi di lavoro e raccomanda alla Chiesa di sostenerne gli sforzi, anche in nome del Vangelo (Zielbert)

Il Papa: sosteniamo gli sforzi dei giovani con problemi di lavoro

Molti i progetti imprenditoriali a cui hanno dato un apporto decisivo alcune diocesi del Sud

Leopoldo Zielbert

Roma

Il Papa è vicino ai giovani che hanno problemi di lavoro e raccomanda alla Chiesa di sostenerne gli sforzi, anche in nome del Vangelo.
Nei saluti in italiano al termine dell'udienza generale Benedetto XVI ha salutato un gruppo di partecipanti al «Progetto Policoro», messo a punto dalla Conferenza episcopale italiana per sostenere i giovani disoccupati, in alcune regioni del Sud.
«Saluto – ha detto papa Ratzinger – i partecipanti al corso «Progetto Policoro» e faccio voti che esso, alla luce dei valori evangelici, possa sostenere quanti si adoperano in favore delle problematiche lavorative delle nuove generazioni».
Attraverso i progetti Policoro e Tagram della Conferenza episcopale italiana, molte diocesi del Sud hanno messo a disposizione dei giovani terreni incolti, immobili e musei diocesani, riconvertiti in iniziative produttive.
Sono nate così, tra l'altro, cooperative per la coltivazione e l'esportazione di vini (Ragusa), agriturismo ricavati da casali abbandonati (Melfi), cooperative culturali che gestiscono musei locali.
Sono stati anche realizzati circa 80 seminari di formazione per aiutare i giovani a sviluppare imprenditoria in proprio, erogati 50 prestiti d'onore e 54 borse di studio, sostenute 100 cooperative.
Sui temi della crisi e del lavoro è intervenuto anche il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, nella omelia per la messa di San Marco, patrono della città.
Per sconfiggere in tempo di crisi le paure che stanno portando disoccupati e imprenditori in difficoltà ad atti autolesionistici, ha detto il patriarca, «è necessario fare appello a tutte le risorse morali e spirituali per guardare, con più serenità e determinazione, al presente e al futuro».
Proprio nella giornata di ieri, inoltre, la Santa Sede, con il suo osservatore permanente presso l'Onu di Ginevra, mons. Silvano Tomasi, ha richiamato l'attenzione sulla necessità di una riflessione urgente e profonda del significato degli obiettivi economici e sull'emergenza di una revisione dell'architettura finanziaria e commerciale globale, in modo da correggere le storture del sistema.
Tomasi lo ha detto alla XIII Conferenza su commercio e sviluppo delle Nazioni Unite (Unctad), a Doha, in Qatar.
Intanto questa sera a Milano, nella basilica di Sant'Ambrogio, il cardinale arcivescovo Angelo Scola presiederà una veglia di preghiera per il mondo del lavoro in vista della festa del 1/o maggio.
«Dalla crisi si esce solo insieme, ristabilendo la fiducia vicendevole – afferma Scola. Un approccio individualistico non rende ragione dell'esperienza».
Al termine dell'udienza generale in piazza San Pietro, Benedetto XVI ha salutato anche le «famiglie con vittime di incidenti stradali». «Mentre assicuro la mia preghiera per quanti hanno perso la vita sulle strade – ha detto il Papa – ricordo il dovere di guidare sempre con prudenza e senso di responsabilità».

© Copyright Gazzetta del sud, 26 aprile 2012

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