mercoledì 25 aprile 2012

Il card. Herranz presiederà la commissione dei cardinali "anti-corvi" (Izzo)

PAPA: HERRANZ PRESIEDERA' COMMISSIONE CARDINALI 'ANTI-CORVI'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 25 apr.

Sara' il cardinale spagnolo Julian Herranz a presiedere la Commissione Cardinalizia incaricata dal Papa di fare piena luce sulla fuga di documenti riservati dagli uffici della Santa Sede. Ne da' notizia la Segreteria di Stato precisando che della Commissione faranno parte anche il cardinale slovacco Jozef Tomko e l'italiano Salvatore De Giorgi.
"A seguito della recente divulgazione in televisione, sui giornali ed in altri mezzi di comunicazione di documenti coperti dal segreto d'ufficio, il Santo Padre - si legge nella notificazione della Segreteria di Stato resa nota oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede - ha disposto la costituzione di una Commissione Cardinalizia, per un'indagine autorevole che faccia piena luce su tali episodi".
"Sua Santita' - continua il testo - ha chiamato a far parte della suddetta Commissione Cardinalizia, che agira' in forza del mandato pontificio a tutti i livelli, i cardinali Julian Herranz, il quale e' stato designato a presiederla, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi. La Commissione Cardinalizia si e' insediata il 24 aprile corrente per stabilire metodo e calendario dei lavori".
Herranz, membro della prelatura Opus Dei, e' stato presidente del Pontificio Consiglio per l'interpretazione dei testi legislativi, Tomko ha guidato la segreteria del Sinodo e poi la Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e De Giorgi e' stato assistente dell'Azione Cattolica e infine arcivescovo di Palermo: si tratta dunque di anziani porporati di grande esperienza. La costituzione del nuovo organismo era stata annunciata lo scorso 16 marzo in un'intervista del sostituto della segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu, all'Osservatore Romano.
"La Segreteria di Stato - aveva detto - ha disposto un'accurata indagine che riguarda tutti gli organismi della Santa Sede: a livello penale condotta dal promotore di giustizia del Tribunale vaticano e a livello amministrativo svolta dalla stessa Segreteria di Stato, mentre una superiore commissione e' stata incaricata dal Papa di fare luce sull'intera vicenda" "Il Papa - aveva rivelato Becciu nell'intervista rilasciata al direttore dell'Osservatore Romano, professor Giovanni Maria Vian - e' tenuto continuamente al corrente su questo deplorevole e triste fenomeno . E' addolorato, e' tuttavia sereno e guarda avanti". "L'auspicio - aveva aggiunto a monsignor Becciu - e' che si ricomponga la base del nostro lavoro: la fiducia reciproca", che ovviamente presuppone "serieta', lealta', correttezza".
Benedetto XVI, nonostante il dolore che tutto cio' gli procura, "ci incoraggia tuttavia - aveva assicura l'arcivescovo sardo - a guardare avanti, e la sua testimonianza quotidiana di serenita' e di determinatezza e' uno stimolo per tutti noi". Secondo Becciu, "la slealta' e' stata alla base delle fughe di documenti che hanno avuto risonanza mediatica soprattutto in Italia".

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