domenica 22 aprile 2012

A Guadalupe (Messico) la beatificazione d Madre Ines, venerata anche a Roma (Izzo)

MESSICO: A GUADALUPE BEATIFICAZIONE MADRE INES, VENERATA ANCHE A ROMA

Salvatore Izzo

(AGI) - Citta' del Messico, 21 apr.

Nella Basilica di Nuestra Senora de Guadalupe, a Citta' del Messico, si e' svolta con una grande partecipazione popolare la liturgia per la Beatificazione di Maria Agnese Teresa del SS.mo Sacramento, la religiosa messicana, fondatrice delle Congregazioni delle Missionarie Clarisse del Santissimo Sacramento e dei Missionari di Cristo per la Chiesa Universale. Nata a Ixtlan del Rio (Messico) il 7 luglio 1904, e' morta il 22 luglio 1981 a Roma, dove e' ancora ricordata e venerata da tanti che l'hanno conosciuta come Madre Ines.
Consacratasi al Signore come monaca di clausura, ha ricordato nell'omelia il cardinale Angelo Amato, prefetto le cause dei santi, madre Ines aveva "un carattere aperto e dinamico, che ben si adattava alla vita attiva". Cio' la spinse a desiderare "un apostolato che potesse svolgersi anche fuori dal monastero, in una missione evangelizzatrice in terre lontane". Questo sogno si realizzo', ha sottolineato il porporato salesiano, "nel 1945 nella citta' di Cuernavaca, dove le missionarie clarisse del Santissimo Sacramento univano la vita contemplativa con quella attiva, sotto la protezione della Vergine di Guadalupe.
La congregazione ebbe poi "una fioritura prodigiosa". "Con grandissimo zelo - ha spiegato Amato - come madre generale, Ines dirigeva le sue opere e le sue figlie prima dal Messico e poi da Roma, dove mori' nel 1981.
Da questa vocazione sono nati anche un ramo religioso maschile e un movimento di laici. "Nessuno dubita - ha concluso il cardinale - della grande attualita' di questo carisma missionario. Oggi, in America Latina, c'e' urgenza di evangelizzazione, non solo come primo annuncio, ma anche come riproposizione della parola di Dio per coloro che l'hanno dimenticata e trascurata ha concluso e che conducono una esistenza lontana dalla verita' e dai sacramenti".
Quinta di otto figli, la futura madre Ines era cresciuta in una famiglia di autentici cristiani. Negli anni '20, quando in Messico infieriva la persecuzione religiosa, nella ragazza maturo' chiara la volonta' di vivere immersa nell'amore divino. La giovane comprese la propria vocazione nel 1924, quando si tenne il Congresso eucaristico nazionale. Due anni dopo, nel 1926, si consacro' all'amore misericordioso. Ma, per il continuo timore di persecuzioni, in quel periodo le religiose rifiutavano di accettare aspiranti alla vita consacrata. Emanuela dovette quindi trasferirsi negli Stati Uniti: nel 1929 entro' nel monastero delle Clarisse Sacramentine a Los Angeles, in California. Il 12 dicembre 1930 emise i suoi voti temporanei davanti all'immagine della Santissima Vergine di Guadalupe e un anno dopo i voti perpetui.
Madre Maria Agnese visse per sedici anni in monastero, ma il desiderio di essere missionaria crebbe nel tempo; la sua missione - comprese - non si esplicava soltanto nella preghiera e nel sacrificio ma nell’andare per il mondo proclamando il Vangelo, seguendo l'esempio di Gesu' Missionario: "da tanto tempo - diceva - Dio ha messo nel mio cuore questo desiderio". Il 22 giugno 1951 venne firmato a Roma il Decreto che approvava la trasformazione da Clarisse di clausura in Congregazione missionaria col nome di Missionarie Clarisse del Santissimo Sacramento. Madre Maria Agnese fu nominata prima superiora generale. Nella frase di San Paolo: "Oportet Illum regnare", la Congregazione ha sempre espresso il desiderio di portare a tutti l'amore di Dio e della sua Madre Santissima, invocata come Vergine di Guadalupe.
Dal Messico, partirono le missioni per Giappone, Sati Uniti d’America, Costa Rica, Indonesia, Sierra Leone, Italia, Spagna, Irlanda, Nigeria, Corea, India, Russia e Argentina. Il lavoro missionario abbraccio' ogni ambiente sociale. L'impegno di Madre Maria Agnese ad estendere il Regno di Cristo si evidenzio' nel suo instancabile zelo apostolico dal quale sono nati piu' recentemente anche "i vanclaristi" consacrati e il gruppo sacerdotale "Madre Ines".
La beatificazione di Madre Agnese giunge a pochi giorni dal viaggio di Benedetto XVI in Messico e puo' essere letta - ha spiegato il cardinale Amato ai microfoni della Radio Vaticana - "come un ulteriore dono che il Santo Padre fa alla Chiesa e al popolo messicano". "Con la sua breve visita in Messico, il mese scorso, Benedetto XVI ha desiderato stringere idealmente la mano a tutti i messicani, presenti dentro e fuori la nazione, per sostenerli e per ringraziarli del loro radicamento nella fede cattolica e del loro amore a Cristo Re e alla Chiesa".

© Copyright (AGI)

Nessun commento: