sabato 7 aprile 2012

Dopo la Via Crucis giorno di silenzio in attesa della Veglia di Pasqua

Vaticano: dopo Via Crucis giorno silenzio in attesa di veglia di Pasqua

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 7 apr

A Gerusalemme, nella basilica della Resurrezione, la mattina del Sabato Santo Gesu' e' gia' risorto e gia' si festeggia la Pasqua: in virtu' dello 'status quo', il regolamento che fissa le regole per le comunita' cristiane presenti nella Basilica cuore della cristianita', la veglia inizia la mattina alle 7.30.
Ma nel resto del mondo cattolico, il Sabato Santo e' il giorno del silenzio e dell'attesa: nelle chiese non si svolge nessuna messa, in attesa dell'inizio della veglia pasquale di questa sera. In alcuni casi, come nella Basilica papale di Santa Maria Maggiore a Roma, oggi si tiene la celebrazione dell'Ora della Madre, che commemora il dolore di Maria dopo la morte di Gesu', ma anche la sua grande fede e speranza nella Risurrezione.
La veglia piu' importante, quella nella basilica di San Pietro, presieduta da papa Benedetto XVI, comincera' alle 21: il pontefice prima benedira' il fuoco nuovo nell'atrio della Basilica di San Pietro; poi, dopo la processione d'ingresso nella Basilica con il cero pasquale e il canto dell'Exsultet, presiedera' una Liturgia della Parola, amministrera' i battesimi di alcuni adulti e infine la messa insieme con i cardinali.
Ieri sera, durante la tradizionale Via Crucis al Colosseo, davanti a circa 20mila fedeli papa Benedetto XVI ha riflettuto sulla famiglia di oggi, attaccata da crisi economica e di valori. Il pontefice ha risposto alle meditazioni affidata proprio ad una coppia sposata e con cinque figli, Danilo e Anna Maria Zanzucchi del Movimento dei Focolari. Nella societa' contemporanea, per il papa la famiglia e' spesso vittima da ''incomprensioni, divisioni, preoccupazione per il futuro dei figli, malattie, disagi di vario genere'': ''In questo nostro tempo, poi, la situazione di molte famiglie e' aggravata dalla precarieta' del lavoro e dalle altre conseguenze negative provocate dalla crisi economica.
Il cammino della Via Crucis e' un invito per tutti noi, e specialmente per le famiglie, a contemplare Cristo crocifisso per avere la forza di andare oltre le difficolta'''.
''Nelle afflizioni e nelle difficolta' - ha proseguito papa Ratzinger al termine della Via Crucis - non siamo soli; la famiglia non e' sola: Gesu' e' presente con il suo amore, la sostiene con la sua grazia e le dona l'energia per andare avanti. Ed e' a questo amore di Cristo che dobbiamo rivolgerci quando gli sbandamenti umani e le difficolta' rischiano di ferire l'unita' della nostra vita e della famiglia. Il mistero della passione, morte e risurrezione di Cristo incoraggia a camminare con speranza''.

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