domenica 29 aprile 2012

Beatificazione Toniolo, festa il 7 ottobre. De Giorgi: laico irreprensibile e fedele. Sorrentino: testimone della santità laicale (Izzo)



BEATIFICAZIONE TONIOLO: DE GIORGI LEGGE DECRETO, FESTA IL 7/10 


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 29 apr. 


Il cardinale Salvatore De Giorgi, delegato del Papa, ha letto pubblicamente il decreto di beatificazione di Giuseppe Toniolo nella Basilica di San Paolo fuori le mura, gremita da migliaia di fedeli. 
Subito dopo e' stato srotolato il drappo con l'immagine del nuovo beato. Benedetto XVI ha stabilito che la festa liturgica di Toniolo sia celebrata il 7 ottobre, giorno della sua morte
Nel momento in e' stata scoperta l'immagine del beato Giuseppe Toniolo, cioe' dopo che il cardinale Salvatore De Giorgi ha pronunciato la formula di rito che definisce il nuovo beato "padre di famiglia, laico di Azione cattolica, sapiente educatore dei giovani", Francesco Bortolini, il ragazzo che dopo un gravissimo incidente ha ricevuto la guarigione per intercessione di Toniolo, ha portato personalmente le reliquie del nuovo beato accanto all'altare. 
Al termine del rito e' previsto un collegamento con piazza San Pietro per la recita del Regina Coeli con il Papa che rivolgera' alcune parole ai partecipanti alla beatificazione che seguiranno la preghiera dalla Basilica di San Paolo attraverso maxi-schermi. 
Tra le iniziative che accompagnano la beatificazione, da segnalare quella del vescovo di Padova, monsignor Antonio Mattiazzo, che ha invitato a una colletta nelle parrocchie a sostegno del "Fondo straordinario di solidarieta' per il lavoro" domenica 29 aprile in coincidenza con la beatificazione di Giuseppe Toniolo. 
La diocesi di Vittorio Veneto, che ospita le reliquie di Toniolo a Pieve di Soligo, ha varato invece l'iniziativa "Cinque pani e due pesci" che ha trasformato in ordinario il fondo straordinario di solidarieta', scelto come forma di impegno concreto al termine di una settimana sociale diocesana sull'ispirazione del beato economista. 


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BEATIFICAZIONE TONIOLO: SORRENTINO, E' TESTIMONE SANTITA' LAICALE


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 29 apr. 


"Un grande testimone di santita' laicale viene cosi' introdottonel culto proprio dei beati. 
Sara' di stimolo soprattutto per quanti sono chiamati a vivere la chiamata alla santita' nella vita coniugale e nell'impegno sociale, politico ed economico". Lo ha affermato il vescovo di Assisi e postulatore della causa di Giuseppe Toniolo, monsignor Domenico Sorrentino, nell'invocazione pronunciata all'inzio della liturgia per la beatificazione dell'ispiratore dell'Universita' Cattolica, nella Basilica di San Paolo fuori le mura. 
"La gratitudine al Signore e al Santo Padre Benedetto XVI - ha aggiunto il presule - si fa invocazione perche' presto giunga per l'odierno Beato l'ora della piena glorificazione, ad majorem Dei gloriam". 
"Giuseppe Toniolo - ha ricordato monsignor Sorrentino nel suo intervento - nacque a Treviso il 7 marzo 1845. In famiglia respiro' un clima di fede, di virtu' umane e di patriottismo. Alla sua formazione contribuirono diverse citta' venete. Decisivi gli studi medi al Collegio Santa Caterina di Venezia, e poi quelli universitari a Padova, ebbe professori di largo respiro cristiano e sociale, conseguendovi la laurea in legge il 27 giugno 1867. Sposo' il 4 settembre 1878 Maria Schiratti, dalla quale ebbe sette figli. Famiglia esemplare per profondita' di sentimenti cristiani e di equilibrio umano. Fu professore di economia a Padova e Modena, e poi definitivamente a Pisa. La cattedra, accanto alla famiglia, fu la palestra quotidiana della sua santita'".
Nel breve profilo di Toniolo, letto all'inizio della messa, monsignor Sorrentino ha ricordato che il nuovo beato e' stato "fedelissimo alla Chiesa e al Papa". "Partecipo' - ha continuato - all'Opera dei Congressi, portandovi un impulso nuovo, segnato dall'impegno sociale. 
Vero apostolo della Rerum Novarum, chiamo' a raccolta i cattolici con diversiorganismi di studio e iniziative scientifiche. Elaboro' il programmademocratico-cristiano come disegno di ricostruzione globale della societa' intorno al principio del bene comune a vantaggio dei piu' poveri. Le sue iniziative culturali gettaronoil seme della futura universita' cattolica. Tra le iniziative piu' durevoli, quella delle Settimane Sociali. Fini' l'esistenza con un appello a Benedetto XVI per un Istituto cattolico di Diritto Internazionale in funzione della pace". "Laico di Azione Cattolica - ha detto ancora Sorrentino - Toniolo fu chiamato a disegnarne una nuova tappa quando l'Opera dei Congressi fu chiusa. Cordialmente vicino ai giovani universitari, non sara' da questi dimenticato" e cosi' "quindici anni dopo la sua morte, avvenuta il 7 ottobre 1918, furono i fucini a promuovere la sua causa di beatificazione, accompagnati subito dall'Azione Cattolica e poi dall'Universita' Cattolica del Sacro Cuore. Il 14 giugno 1971 - ha ricostruito infine il postulatore - fu emanato il decreto di eroicita' delle virtu' emanato che lo rendeva venerabile. Oggi il la tanto desideratabeatificazione, resa possibile dal miracolo avvenuto nel 2006 con la prodigiosa guarigione del signor Francesco Bortolini di Pieve di Soligo".


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BEATIFICAZIONE TONIOLO:DE GIORGI, LAICO IRREPRENSIBILE E FEDELE 


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 29 apr. 


Il nuovo beato Giuseppe Toniolo, laico impegnato nell'Azione Cattolica, nel mondo politico e nell'insegnamento all'Universita', "si presenta a noi, come un italiano che ha amato e servito ia Chiesa e l'Italia, da cristiano e cittadino esemplare: e' questa la vera laicita'". Lo ha affermato il cardinale Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo e ex assistente ecclesiastico dell'Azione Cattolica, delegato dal Papa a presiedere il rito di beatificazione nella Basilica di San Paolo. 
Nell'omelia, il porporato ha ricordato "la splendida testimonianza" offerta da Toniolo "con la sua vita interiore incarnata nella storia, con l'amore sincero alla Chiesa che considerava sua madre, con il prestigio morale della condotta privata e pubblica trasparente e irreprensibile, con l'indomito coraggio di essere e di dirsi cristiano in un contesto di aggressivo laicismo". 
Toniolo, ha scandito De Giorgi, "fu sempre fedele ai quattro Papi del suo tempo: li guardava con occhi di fede e li difendeva con amore di figlio. Ed essi sapevano di poter contare su di lui, in un momento storico in cui l'unita' dei cattolici, a causa della complessa questione romana, esigeva mediatori intelligenti e sicuri, costruttori di ponti e non di fossati, uomini di relazioni e di sintesi, come lui". Da parte sua, ha continuato De Giorgi, Toniolo offri' alla Chiesa "la sua vasta e profonda cultura scientifica".
Professore universitario unanimemente stimato e poi uomo politico, Toniolo "volle farsi eco del Magistero, "sempre docilmente, additandolo, soprattutto ai cattolici impegnati nel sociale e nel politico, come un punto di riferimento sicuro: sia per operare in modo competente e coerente, sia per evitare il rischio di essere strumentalizzati da quanti negano o combattono il Vangelo e i valori cristiani". Questi valori, ha spiegato il cardinale, "non sono in contrasto con gli autentici valori umani, ma ne sono l'espressione piu' piena: li confermano, li sostengono, li elevano e li promuovono, per la piu' efficace realizzazione del bene comune, fine preminente dell'azione sociale e politica". Ecco perche', ha poi osservato De Giorgi, "Toniolo si presenta a noi come uno di quei cristiani con le braccia alzate verso Dio", dei quali ha bisogno lo sviluppo integrale dell'uomo e della societa', come il Papa ha auspicato nella Enciclica Caritas in Veritate nella quale hanno trovato conferma e sviluppo non poche intuizioni innovative del Beato, come la centralita' della persona nel mondo del lavoro, l'insopprimibile fondamento etico dell'economia, la rilevanza antropologica della questione sociale, l'importanza del Vangelo nella costruzione della societa'". "Alla vigilia dell'Anno della Fede - ha quindi concluso l'arcivescovo emerito - Toniolo e' certamente uno dei testimoni che il Santo Padre ha indicato come coloro che per fede, nel corso dei secoli, hanno confessato la bellezza di seguire il Signore Gesu' la' dove venivano chiamati a dare testimonianza del loro essere cristiani: nella famiglia, nella professione, nella vita pubblica" . 


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BEATIFICAZIONE TONIOLO: PRESENTI CASINI, BINDI,ORNAGHI E BALDUZZI 


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 29 apr. 


Il leader dell'Udc e ex presidente della Camera Pierferdinando Casini e' presente nella Basilica di San Paolo al rito di beatificazione di Giuseppe Toniolo. Il governo e' rappresentato dal ministro della Salute Renato Balduzzi, gia' presidente del Meic, e da quello dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi, per molti anni rettore dell'Universita' Cattolica. Tra i politici anche il vice presidente della Camera e presidente del Pd Rosy Bindi, il vicepresidente del Senato Rocco Buttiglione, e il senatore a vita Emilio Colombo, a lungo presidente dell'Istituto Toniolo, ente promotore della Cattolica. 
All'altare con il cardinale De Giorgi e il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, postulatore della causa, anche numerosi presuli italiani tra cui il presidente, cardinale Angelo Bagnasco, e il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata. Ha concelebrato anche il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano. 


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