venerdì 16 marzo 2012

Come mai i vescovi messicani non chiedono al Papa di incontrare le vittime di Maciel? Una possibile spiegazione in un articolo di Franca Giansoldati

Clicca qui per leggere l'articolo chiarificatore.

Il Papa vola in Messico ma non vedrà le vittime di Maciel. Vaticano: i vescovi non lo hanno chiesto (TMNews). Ma che giustificazione è?

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Da Eufemia
LEFEBVRIANI: PADRE LOMBARDI, ORA HANNO UN MESE DI TEMPO =
(AGI) - CdV, 16 mar. - La Santa Sede ha concesso ai lefebvriani
un mese di tempo per un eventuale chiarificazione della
risposta - ritenuta insufficiente - che hanno dato al documento
dottrinale la cui accettazione consentirebbe di ripristinare la
piena comunione. Lo ha detto il portavoce vaticano, padre
Federico Lombardi. CdV, 16 mar. - Nel corso dell'incontro di oggi, si
legge nel comunicato diffuso dalla Sala Stampa della Santa
Sede, "si e' rivolto l'invito al Superiore Generale della
Fraternita' Sacerdotale San Pio X di voler chiarificare la sua
posizione al fine di poter giungere alla ricomposizione della
frattura esistente, come auspicato da Papa Benedetto XVI"(AGI)
Siz

mariateresa ha detto...

personalmente e, sinceramente, siccome i viaggi del Papa sono stati sempre ad alta infiammabilità, non intendo aggiungere la benzina della mia indignazione per questa faccenda. Anche se i motivi di sconcerto ci sono e per tante ragioni.
Spero insomma che non si parli solo di questo durante il viaggio. Cerco quindi di non dare un contributo in questo senso. E tra l'altro non è detto che vada come la Sala stampa ha detto.

Anonimo ha detto...

no,penso che Ratzinger incontrerà le vittime in privato e senza risalto,la questione è già triste per sè,meglio non darla in pasto alle iene mediatiche.GR2

Anonimo ha detto...

Il Papa non ha bisogno né della richiesta né del permesso dei vescovi messicani per incontrare le vittime degli abusi sessuali.

Sarebbe ora di smetterla di pretendere che il Papa incontri le vittime ogni volta che esce dalle mura leonine, altrimenti diventa un obbligo istituzionale: Angela Merkel non incontra certo una rappresentanza di sopravvissuti alla shoa ogni volta che visita un paese straniero e nessuno le rinfaccia nulla.

Ricordiamoci che i legionari di Cristo sono numerosi e influenti in Messico e non mi stupirebbe se i vescovi messicani avessero fatto qualche pressione.

mariateresa ha detto...

il fatto è che mi scoccia fornire di persona la legna da ardere.
Ci sono commentatori che non dormono la notte se non creano delle polemiche, raccontano balle o aizzano qualcuno contro qualcun altro. In sei anni si è polemizzato su tutto intorno a Papa Benedetto con una cattiveria, superficialità e piccineria da vomitare, per usare un eufemismo.
Quindi se posso, non contribuisco ad anticipare polemiche.
Che arriveranno lo stesso, magari, ma, come nello slogan della guerra in Iraq, NON IN MIO NOME.

un passante ha detto...

concordo con mariateresa. Non si riducano tutti i viaggi del Papa a incontro pubblico con le vittime, anche perchè spesso non vi è desiderio di riconciliazione. Ricordo dopo Malta di aver visto una delle vittime presente a questi incontri ospite all'ennesima puntata di annozero, o qualcosa di simile, dire le stesse cose con lo stesso tono di prima dell'incontro. Capisco il dolore e il rancore perenne che si possono provare di fronte a questo tipo di sofferenze e quindi anche il fatto di non riuscire a perdonare, io sinceramente sarei molto in difficoltà nel perdonare, ma quando si è consapevoli di questo la ricerca di questi incontri diventa solo una rivalsa nei confronti di una chiesa rappresentata da colui che in quel momento ti trovi di fronte e che ci mette la faccia negli incontri e nelle trasmissioni di accusa cui partecipi, ma governata anche da altri che se la sono scampata. Gli atti d'accusa sono leciti da parte di chi ritiene di aver subito un danno, ma non si fermino sempre all'ex prefetto della cdf. O è questo che si teme?

Anonimo ha detto...

Raffy, Maciel è stato pubblicamente condannato da Papa Benedetto e la Legione affidata a un commissario. Inoltre, correggimi se sbaglio, le vittime sono, nella stragrande maggioranza, ex-membri della Legione stessa. Se vogliamo giustizia è stata fatta. Certo anche a coloro che lo hanno protetto dovrebbe essere presentato il conto, però se non fosse stato per il coraggio e la determinazione del card. Ratzinger prima e di Papa Benedetto poi probabilmente ora si starebbe celebrando un processo di beatificazione e il pontificato del nostro Benedetto scorrerebbe su binari di grande tranquillità.
Alessia