domenica 19 febbraio 2012

Il "predicatore" Celentano, la Rai e le ragioni per cui è oggi possibile criticare la Chiesa in eurovisione (R.)

Carissimi amici,
non so voi ma io ieri sera mi sono sintonizzata su Raiuno (erano anni ed anni che non vedevo il Festival di Sanremo), curiosa di vedere la performance di Adriano Celentano.
Beh, che dire? Non entro nel merito dell'intervento del "molleggiato" sulle testate cattoliche perche' gia' hanno abbondantemente e giustamente gia' risposto Avvenire e Famiglia Cristiana.
Come ho detto giorni fa, mi ha stupito molto la levata di scudi di tutti (o quasi) i media cattolici.
Mai prima si era sentita la necessita' di convogliare le forze verso un unico obiettivo.
Perfettamente d'accordo con Celentano quando denuncia la corporazione dei media che hanno estrapolato una frase dal contesto del suo discorso.
Quante volte, in questo blog, abbiamo stigmatizzato questo brutto viziaccio di stampa e televisione?
Come mai lo stesso Celentano non ha parlato prima?
Oggi si ragiona per "slogan" per cui si isola una frase e si crea una polemica a non finire.
Ma facciamo ora un passo avanti.
Si dice che il Vaticano goda di molti appoggi alla Rai. Non so di quale Vaticano si stia parlando visto che, per esempio, stamattina la Messa con il Santo Padre non e' stata nemmeno trasmessa.
La Cei ha sicuramente piu' peso presso la televisione di Stato e la levata di scudi dei giorni scorsi ne e' la prova, ma ieri sera qualcosa si e' incrinato.
Come e' stato possibile attaccare la chiesa italiana, Avvenire e Famiglia Cristiana in eurovisione?
Che cosa e' accaduto?
Come mai ieri e' andato in onda cio' che qualche anno fa sarebbe stato impensabile?
Chissa'...forse esistono tante risposte quante sono le persone a cui viene fatta la domanda, ma io ho una mia idea.
E' mia personalissima opinione che quanto accaduto ieri sera e martedi' affondi le sue radici profonde in cio' che e' successo nel 2010 quando NESSUNO ha levato gli scudi per difendere il Santo Padre da attacchi vergognosi, falsi ed ingiustificabili.
In questi giorni ho visto giornalisti cattolici in ogni trasmissione televisiva. Dov'erano nel 2010? E dov'era Celentano?
Nell'anno terribile dello scandalo dei preti pedofili (fatti accaduti decenni prima) non abbiamo mai assistito ad una cordata nemmeno lontanamente paragonabile a quella vista in questi giorni.
Eppure, oggi, possiamo dire che la recentissima levata di scudi non e' servita. Perche'? Semplice: Celentano ha parlato comunque e senza contraddittorio.
C'era una ragione se questo blog nel 2010 ha implorato dichiarazioni, comunicazioni, denunce, prese di posizione che spiegassero tutto il lavoro fatto da Benedetto XVI contro i pedofili.
Non si trattava solo di preservare la figura di Joseph Ratzinger da accuse assurde ma di manifestare unita' intorno al Papa (non importa quale nome avesse il Papa nel 2010!).
Ben poco e' stato fatto due anni fa!
Si e' permesso a chiunque di gettare fango sulla veste bianca di Benedetto XVI consapevoli che egli avrebbe portato la croce di tutti e per tutti, senza lamentarsi MAI.
Si e' taciuto probabilmente anche per preservare un passato che doveva essere rappresentato come trionfale ed idilliaco.
Quel silenzio ha fatto male a tutti noi ed il discorso vale per le chiese locali, compresa quella italiana. Vale soprattutto per il Vaticano.
Ora pero' siamo arrivati al punto di non ritorno.
Permettendo a chiunque di infangare il Papa si e' concessa una sorta di "licenza di aggredire la Chiesa" che ora e' sotto gli occhi di tutti.
Scommetto che in tanti pensano: se si e' attaccato il Papa, figuriamoci se non si possono attaccare i vescovi e la stampa cattolica.
Ecco il punto in cui siamo!
E' stato triste, drammatico, vedere Celentano che se la prendeva solo con la Chiesa Cattolica dal palco di Sanremo.
Ieri sera sono sparite le critiche alla Consulta, ai governi francese e tedesco ed italiano, al Corriere della sera, ma sono rimaste quelle alla Chiesa.
Un frutto davvero avvelenato di quel famoso 2010.
Come recuperare? Seguendo l'esempio indicato dal Santo Padre nell'ultima settimana.
Piu' credibilita', piu' fede, piu' amore, meno ricerca della gloria e del potere.
Le chiese locali imparino ad essere unite a quella di Roma, che presiede nella carita'.
I cardinali imparino la mite fermezza del Papa e ciascuno faccia il proprio dovere, anche nelle piccole cose. E basta con i veleni, i corvi e le talpe varie. Basta anche con gli "sgambetti" come quello di diffondere cifre al ribasso sulla presenza dei fedeli alle udienze e ritardare l'uscita delle traduzioni dei testi del Papa. A quando la traduzione, tanto per fare un esempio, del Summorum Pontificum, disponibile da ben cinque anni solo in latino ed ungherese?
Raffaella

P.S. Ho notato che sul sito del Vaticano sono sbagliati tutti i link che dovrebbero rimandare alla registrazione del Concistoro di ieri. Cliccando sui collegamenti (nella sezione "concistoro" ed in quella "omelie") si apre la registrazione dell'udienza generale di mercoledi' scorso.
Si trattera' certamente di un errore ma esso e' li' e non viene corretto. Cosi' se qualcuno, oggi, desiderava vedere la registrazione del concistoro si e' ritrovato con un pugno di mosche
.

15 commenti:

gemma ha detto...

ecco, raffaella, hai centrato il punto. Ieri sera lo notava anche un'anima semplice come mia madre: la chiesa è stata attaccata nella trasmissione più popolare della televisione italiana andata in onda in eurovisione. E il tutto è partito dallo stato che accoglie la Santa Sede. Sorvoliamo sulla finta censura del giorno dopo, servita solo a sedare gli stupidi, che credono di avere per spettatori. Il tutto nel momento in cui fioccano i dossier segreti, le trasmissioni che se ne occupano e il governo europeista riesce finalmente a mettere in ginocchio la chiesa con la questione dell'ici. E i radicali auspicano una nuova porta pia? E questa cos'è?
Se si voleva pensare a qualcosa d più clamoroso, manco il new york times, che pure tanto ha lavorato quasi indisturbato da chi era in altro impegnato nel 2010, come ricordi tu. E' questo che deve far riflettere i media cattoci secondo me, più ancora che la provocazione sulla loro chiusura. Ieri sera poi mi è parso che Celentano sia andato oltre, rivolgendosi direttamente ai vescovi. L'ho già detto in un altro post, un credente come, più che rabbia mi fa tristezza, senza rendersene conto ha solo fatto l'utile idiota

Miserere ha detto...

Guarda che il video del concistoro del CTV si può vedere!

Ambrosiano e cattolico ha detto...

Non c'è dubbio che Avvenire e Famiglia Cristiana in questi anni abbiano svolto un'azione di destabilizzazione nei riguardi del governo Berlusconi;

i poteri forti sottolineavano e sostenevano l'azione di questi gionali(secondo me la promuovevano direttamente, con la complicità di clericali massoni e a danno della chiesa cattolica e del primato petrino). Questo dubbio l'ho espresso tante volte in questo blog!

Adesso che la chiesa sta riprendendo lentamente il cammino verso l'unità,
con la nomina di cardinali fedeli al pontefice,
e che quindi i giornali citati potrebbero criticare ANCHE i CATTOLICI ADULTI,
si cerca di mettere loro il bavaglio.

D'altra parte, Celentano, come Benigni, è un uomo di spettacolo, che viene PAGATO, giustamente, per fare uno spettacolo che ci viene detto non essere stato programmato con tali attacchi. Io non ci credo!

Sono in malafede, forse, se penso che tali strali siano legati alla questione ICI?
Meglio senza soldi, comunque, che senza ortodossia!

Raffaella ha detto...

Il link rimanda ancora all'udienza generale di mercoledi' :-)
R.

raffaele ibba ha detto...

Grazie Raffaella, ma ...
Celentano "parla" come un bambino. Su questo ha ragiona la figlia Rosalinda.
Questo significa che Celentano da uomo-spettacolo sa cosa deve dire per "avere successo". Poi è anche cattolico e lo è stato sempre. Una canzone come "pregherò" (per quanto non sua, ho scoperto adesso ...!) lui la canta e la impone al pubblico fin dagli anni sessanta.
Questo per dire che A C è sempre stato cattolico, e "sul serio" per così dire. Senza ambiguità.
Cosa è successo a Sanremo.
Nulla.
Semplicemente A C ha messo in luce qualche differenza di posizione politica nella Chiesa Cattolica Italiana, Differenza di posizione politica che non solo non è stata affrontata cristianamente, ma che è stata nascosta e occultata in trattative più o meno "oscure".
Lo stesso sollievo di Benedetto XVI davanti all'incarico a Monti testimonia quanta ansia ci fosse in Vaticano per la situazione politica italiana (e che Benedetto sia stato fortemente sollevato da Monti capo del governo lo testimonia la telefonata personale fatto subito, ad incarico appena ricevuto).
Ma questo è un problema di cultura cristiana della gerarchia. Figurati se sostenevano il Papa sulla pedofilia!
Molti vescovi, infatti, si sentono "dirigenti politici" della Chiesa, vista come una organizzazione politica, ed invece non lo sono, come la Chiesa Cattolica non è una organizzazione politica.
Sono pastori, che è cosa assai diversa, e la Chiesa è il "Corpo di Cristo" (se ci basta!).
Benedetto XVI lo sta ricordando e "ricostruendo" in questi anni di pontificato.
In questo concistoro, poi, lo ha fatto alla grande.
Questo significa, infine, "parlare del Paradiso". Ricordare che siamo qui per "costruire il Regno di Dio", che è l'unica realtà che dà senso alla storia.
Ma troppo spesso ci arrendiamo alla cultura laica e neoliberista (neoevoluzionista e nietszcheana) che afferma che il mondo e la storia non hanno alcun senso.
Il senso del mondo è Dio, l'Amore, ed è questo "il Paradiso" che Celentano desidera sentir raccontato.
Anche da Avvenire e FC.
Benedetto lavora alla grande per far morire semi attorno a sé, in questo bel campo del Signore che siamo noi.
Ancora grazie del tuo lavoro.
ciao
r

Sara ha detto...

Per quanto riguarda Celentano protendo più per l'ingenuità e l'idiozia di cui parlano Raffele e Gemma che per la tesi complottista di Ambrosiano e cattolico.
Anche perchè Celentano i poteri forti di fatto li aveva attaccati all'Ariston, ma questo "scandalo" è rimasto sepolto dall'intensità delle polemiche per l'attacco "infra-ecclesiam" (essendo Adriano Celentano un cattolico militante)ad Avvenire e Famiglia Cristiana.
Stupisce che tutti, ma proprio tutti i media siano diventati di colpo, contro Celentano, difensori della Chiesa. Ma ha ragione Gemma, quella reazione è stata piuttosto un'azione diversiva.
Invece, proprio l'amplificazione esagerata di questa polemica (a cui ha contribuito inspiegabilmente anche la stampa cattolica che avrebbe potuto e dovuto a mio avviso reagire con una fermezza più mite, umile, costruttiva e magari anche un po' ironica) si colloca nell'attacco globale alla Chiesa che - qui sono perfettamente d'accordo con Raffella - è partito con l'attacco poderoso a Benedetto XVI, lasciato solo, e ora viene esteso dalla testa a tutto il corpo.
Questo attacco è globale perchè viene dall'esterno, ma anche dall'interno e ci si salva solo se, invece di affannarsi a difendere i propri feudi e la propria onorabilità, tutti si uniscono intorno al Papa nella testimonianza di fede, speranza e carità.

Anonimo ha detto...

I tecnici della lobby gay

di Riccardo Cascioli 20-02-2012

Non ce ne vogliano i lettori se torniamo sull’argomento a distanza di pochi giorni, ma l’attivismo del ministro Fornero per la promozione dei diritti gay è un fenomeno che deve essere rilevato, tanto più che viene ignorato dalla grande stampa nazionale.

Dunque il 16 febbraio, il ministro del Welfare (con delega per le Pari Opportunità) ha aperto il convegno organizzato dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), operante presso la presidenza del Consiglio dei ministri, con tutta la galassia delle associazioni LGBT (Lesbo-Gay-Bisex-Transgender). Il convegno si è tenuto nella Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri con il titolo ”Contrasto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”. Nell’occasione l’Italia ha firmato un programma del Consiglio d’Europa per promuovere l’agenda gay.

Addirittura l’Italia – come ha detto il direttore dell’UNAR Massimiliano Monnanni - “è il primo Paese dell'Unione europea ad aderire al programma del Consiglio d’Europa che, recependo la Raccomandazione adottata dal Comitato dei Ministri CM/REC 5 del 2010, mira ad offrire assistenza tecnica e finanziaria agli Stati membri del Consiglio d'Europa nell’implementazione di politiche di contrasto alla discriminazione nei confronti delle persone LGBT, avvalendosi, in ciascuno stato, di un network informale di focal point governativi".
.......

A questo punto, possiamo immaginare cosa ci aspetta nei prossimi mesi: programmi scolastici obbligatori che insegnino come l’omosessualità sia una delle tante opzioni possibili in materia di genere; tentativo di equiparare le unioni gay ai matrimoni eterosessuali; apertura alle adozioni da parte di gay e lesbiche; controllo sulle opinioni espresse sui mass media e via di questo passo.

Ovviamente nessuno pensa di chiedere chiarimenti al governo in materia (visto che oltre alla Fornero è direttamente implicata la Presidenza del Consiglio dei ministri): né una voce si è alzata dall’interno dell’esecutivo, né abbiamo letto note di agenzie e giornali legati alla Conferenza episcopale, malgrado la preparazione in vista dell’Incontro mondiale delle famiglie dovrebbe rendere più attenti e sensibili a questi argomenti. Ma c’è da capirli: in questi giorni sono tutti troppo impegnati a difendersi dai pericolosissimi attacchi di Adriano Celentano.

http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-i-tecnici-della-lobby-gay-4563.htm

gemma ha detto...

ecco uno dei primi avvoltoi che esce allo scoperto: Dario Fo su l'Unità difende Celentano che, anzi a suo dire troppo poco avrebbe detto, contro lo ior, gli abusi ecc. Celentano altro non ha fatto che apparecchiare la tavola per questi signori qua che vorrebbero che il discorso su Dio fosse solo "volemose bene" , Gesù uomo ma non Cristo e stop.
Tornado ai media cattolici, quante volte qui ho sentito tanti lamentarsi di famiglia cristiana e avvenire, più impegnanti sul politicheggiante che non sulle catechesi, più nel giustificare la questione dell'Ici che non a fare chiarezza sugli eccessi del new york times e co o di certi talk show in tema di bombardamento mediatico al Papa sulla pedofilia. E' davvero brutta l'idea che spesso si ha che appena tocchi la questione finanziara subito scattano i contro dossier argomentati di difesa. La stessa cosa avviene per alcuni vescovi, mentre sulla veste del Papa (di questo Papa) si è potuto fare di tutto, in questo ha ragionissima Raffaella. E lei ne sa sicuramente qualcosa, visto che si è buttata nell'avventura di questo blog proprio perchè ha percepito tutto questo ancora prima di altri. Purtroppo, la pedofilia è una colpa odiosa, e sottovalutare lo screditamento che poteva derivare alla Chiesa da accuse non tutte vere, e spesso montate e amplificate è stato un errore. Come si è corsi ai ripari per fornire spiegazioni sull'Ici, forse serviva farlo anche in quel caso. E che dire di alcune frasi rivolte al Papa da scrittori anche di testate cattoliche in occasione della revoca della scomunica ai lefebvriani..Chissà se ci si è scusati per quello con il Papa...Pubblicamente forse no. Ai media cattolici si devono porgere le scuse pubbliche, al Papa no?
Tralascio poi il ritardo nei chiarimenti sulla famosa scrittura del Papa su Galileo, su cui fu montata tutta la faccenda Sapienza.
Con questo non voglio dire che il Papa deve essere un idolo intoccabile, ma come non capire che nonostante la simpatia che si vuole instillare per l'autonomia delle conferenze episcopali e della collegialità, la gente comune spesso nemmeno sa chi siano quelli della conferenza episcopale? Conosce il Papa, il successore di Pietro che parla con una voce sola per tutti, indipendentemente dalla razza e dalla lingua di appartenenza. La forza della Chiesa sta molto in questa figura rappresentativa, che non a caso così poco piace a chi non la ama e mal sopporta l'esistenza di Dio, e soprattutto non ama ciò che dice quando non coincide con gli interessi che vuol portare avanti e che scombussola certi piani sul mondo.

Fabiola ha detto...

Già. Ma il Papa è felicissimo di Monti. Ansaldo ci racconta che ha scambiato con lui sguardi d'intesa durante il Concistoro e Raffaele ci fa sapere che il Papa non aspettava altro che il governo dei banchieri pur di liberarsi del lurido B. e gli telefona spesso.
Intanto la Chiesa si beccherà l'IMU sul non profit. E non solo lei. Noi ci beccheremo il gender e l'agenda gay.
Con tre ministri baciapile al governo. Evviva la tecnocrazia e "la" Fornero.

gemma ha detto...

Questo Papa è pure un teologo, cosa vista da tanti come aggravante, è poco gestuale, ci hanno detto fin dall'inizio, chissà perchè qualcuno lo ha presentato come uno che fa politica, che non dà a Cesare ciò che gli spetta, come se la vita fosse materia di Cesare. Poi però lo accusano di non buttarsi nella scena politica internazionale, nella questione tasse-fisco (quelle forse un pò più di Cesare), esaltano i preti che fanno le primarie per i partiti politici ma si scandalizzano se un altro prete mette in guardia dai rischi della manipolazione genetica o ricorda alle coscienze che la vita in gestazione non è solo massa gelatinosa. Lo accusano di stare chiuso a scrivere di Gesù, tanto quello ormai è competenza di Augias e Pesce. Poi uno va in tv ad accusare in mondovisione la sua Chiesa di non occuparsi di Dio. Lui il giorno dopo non replica su questo, fa una catechesi sulle ultime parole di Cristo sulla croce, sul perdono, ma a noi tutti che lo seguiamo tocca discutere sul fatto che la Chiesa ha chiesto a Celentano di scusarsi, lo vuole censurare, anzichè usare i metodi di Dio, chiede le scuse. Ancora una volta si confondono coloro che hanno voce sui media cattolici e non con la Chiesa universale e il Papa, a cui vengono poi girate tutte le accuse. E l'equivoco su questo grande catecheta, che parla sempre di Dio, continua

gemma ha detto...

ma perchè la si deve buttare sempre in politica, appunto?

Anonimo ha detto...

purtroppo l'anonimo della lobby gay ha messo il dito nella piaga,ieri sera al tg1 o 2,cmq rai,c'è stato uno spottone pro gay sulla coppia 'sposatasi' in Spagna,paese sì all'avanguardia,che non vedeva la propria posizione regolarizzabile in Italia,grazie all'intervento dei soliti radicali,ha ottenuto il permesso di poter vivere sotto lo stesso tetto,come nucleo familiare,in attesa che le cose migliorino.Occhio,raga,questi ci rifilano il pacco pacs e tutti zitti,sveglia!

Anonimo ha detto...

Ottimo analisi, cara Raffaella !
Sono pienamente daccordo anche con Ambrosiano e cattolico. Purtroppo negi ultimi anni molti della gerarchia,dei movimenti e delle medie cattoliche si sono comportati come "idioti utili".

Angel

Anonimo ha detto...

Naturalmente volevo scrivere "i media cattolici"

Angel

Sara ha detto...

Fantastico l'articolo e la conclusione di Cascioli. Grazie!