domenica 5 febbraio 2012

Il Papa: nella malattia abbiamo bisogno degli altri e della fede. Le guarigioni furono una delle principali attività di Gesù. La fede in Dio è la vera forza che sconfigge il male (Izzo)

PAPA: NELLA MALATTIA ABBIAMO BISOGNO DEGLI ALTRI E DELLA FEDE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 5 feb.

"Nella malattia, abbiamo tutti bisogno di calore umano: per confortare una persona malata, piu' che le parole, conta la vicinanza sincera".
Lo ha sottolineato Benedetto XVI nel breve discoroso che ha preceduto l'Angelus.
"La malattia e' una condizione tipicamente umana, in cui sperimentiamo fortemente che non siamo autosufficienti, ma abbiamo bisogno degli altri", ha ricordato commentando le numerose guarigioni operate da Gesu' a Cafarnao, raccontate dal Vangelo letto oggi nelle liturgie.
"In questo senso - ha osservato potremmo dire, con un paradosso, che la malattia puo' essere un momento salutare in cui si puo' sperimentare l'attenzione degli altri e donare attenzione agli altri". Il Papa ha riconosciuto, "tuttavia, che la malattia e' pur sempre una prova, che puo' diventare anche lunga e difficile".
"Quando la guarigione non arriva e le sofferenze si prolungano, possiamo rimanere - infatti - come schiacciati, isolati, e allora la nostra esistenza si deprime e si disumanizza".
"Come dobbiamo reagire a questo attacco del Male?", si e' chiesto l'84enne Joseph Ratzinger. "Certamente con le cure appropriate, perche' la medicina in questi decenni ha fatto passi da gigante, ma - ha scandito - la Parola di Dio ci insegna che c'e' un atteggiamento decisivo e di fondo con cui affrontare la malattia ed e' quello della fede".
"Persino di fronte alla morte, la fede puo' rendere possibile cio' che umanamente e' impossibile", ha aggiunto il Pontefice che ha poi Commentato la frase di Gesu': "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati".
"In quella circostanza - ha spiegato - si riferiva ai peccatori, che Egli e' venuto a chiamare e a salvare", ma lo stesso concetto lo ripete sempre alle persone che guarisce: La tua fede ti ha salvato". Alle migliaia di fedeli presenti in piazza San Pietro per l'Angelus, Papa Ratzinger ha quindi ricordato che "il prossimo 11 febbraio memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, e' la Giornata Mondiale del Malato".
"Facciamo anche noi - ha esortato - come la gente dei tempi di Gesu': spiritualmente presentiamo a Lui tutti i malati, fiduciosi che Egli vuole e puo' guarirli. E invochiamo l'intercessione della Madonna, specialmente per le situazioni di maggiore sofferenza e abbandono".
In occasione della Giornata Mondiale del Malato, ha poi concluso salutando nella loro lingua i numerosi pellegrini polacchi, "desidero incoraggiare i malati e i sofferenti a trovare sempre un'ancora sicura nella fede, alimentata dall'ascolto della Parola di Dio, dalla preghiera personale e dai Sacramenti. Chiedo a Dio che li accompagni la sensibile premura dei familiari, degli operatori sanitari e di tutti gli uomini di buona volonta'. La sofferenza umana sia sempre circondata di amore".

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PAPA: GUARIGIONI FURONO UNA DELLE PRINCIPALI ATTIVITA' DI GESU'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 5 feb.

"I quattro Evangelisti sono concordi nell'attestare che la liberazione da malattie e infermita' di ogni genere costitui', insieme con la predicazione, la principale attivita' di Gesu' nella sua vita pubblica".
Lo ha ricordato Benedetto XVI nella breve riflessione che ha preceduto l'Angelus di oggi. "In effetti - ha osservato il Papa teologo - le malattie sono un segno dell'azione del Male nel mondo e nell'uomo, mentre le guarigioni dimostrano che il Regno di Dio e' vicino".
Mentre "Gesu' Cristo e' venuto a sconfiggere il Male alla radice, e le guarigioni sono un anticipo della sua vittoria, ottenuta con la sua Morte e Risurrezione".

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PAPA: LA FEDE IN DIO E' LA VERA FORZA CHE SCONFIGGE IL MALE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 5 feb.

"La fede nell'amore di Dio.
Ecco la vera risposta, che sconfigge radicalmente il Male".
Lo ha affermato Benedetto XVI nel breve discorso che ha preceduto l'Angelus di oggi. "Come Gesu' ha affrontato il Maligno con la forza dell'amore che gli veniva dal Padre, cosi' anche noi - ha assicurato ai fedeli presenti in piazza San Pietro - possiamo affrontare e vincere la prova della malattia tenendo il cuore immerso nell'amore di Dio".
"Tutti - ha osservato il Papa - conosciamo persone che hanno sopportato sofferenze terribili perche' Dio dava loro una serenita' profonda. Penso - ha aggiunto - all'esempio recente della beata Chiara Badano, stroncata nel fiore della giovinezza da un male senza scampo: quanti andavano a farle visita, ricevevano da lei luce e fiducia".

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