mercoledì 15 febbraio 2012

Fughe di notizie dal Vaticano, inchiesta lampo identifica le talpe. Sanzioni in vista per i responsabili (Ansaldo)

Riporto integralmente l'articolo di Ansaldo sottolineando i punti chiave. Non bastano i trasferimenti. La lezione deve essere pubblica affinche' sia di esempio a tutti.
Chi e' il monsignore (piu' che signore mon) che ha mandato una lettera di minaccia al card. Bertone? Che fine ha fatto? E' stato punito? Come? E le talpe? Che destino avranno? E' prevista la scomunica per i reati che hanno commesso. Non mi aspetto niente di meno. Nello stesso tempo attendo decisioni drastiche anche per quanto riguarda il Sacro Collegio
.
R.

Fughe di notizie dal Vaticano inchiesta lampo identifica le talpe

L'indagine della Gendarmeria: ecco da quali uffici sono uscite le lettere segrete. Sanzioni in vista per i responsabili. L'Osservatore: il Papa un pastore che non indietreggia davanti ai lupi

di MARCO ANSALDO

CITTÀ DEL VATICANO

La prima lettera, quella in cui monsignor Viganò chiedeva di restare al suo posto per combattere "corruzione e prevaricazione", risulta uscita dalla II sezione della Segreteria di Stato vaticana. Ufficio addetto ai Rapporti con gli Stati esteri.
La seconda invece, il memo "riservatissimo" sullo Ior, in realtà un appunto di discussione sulle richieste provenienti dalla magistratura italiana, è stata estratta dagli archivi della I sezione. Ufficio per gli Affari generali interni.
Accertato anche chi avrebbe diffuso la terza missiva, partita da un amico tedesco del cardinale Castrillon, e inviata da sua eminenza al Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, riportando il viaggio del collega porporato Romeo in Cina. E il cui contenuto su un fantomatico attentato a Ratzinger è ormai motivo di dileggio nelle Segrete stanze.
Il cerchio si è stretto in Vaticano attorno a chi ha passato le lettere alla stampa.
Sono stati prima controllati gli originali dei documenti, e si è poi risaliti a chi li ha trattati. In questi giorni il comandante Domenico Giani, direttore dei Servizi di sicurezza e del corpo della Gendarmeria vaticana, è in Messico e a Cuba per i sopralluoghi in vista del viaggio del Papa a fine marzo. Ma i suoi uomini hanno setacciato le carte, messo gli occhi sui sospettati e infine individuato gli ecclesiastici responsabili di avere diffuso i documenti.
Così era avvenuto lo scorso anno, quando si scoprì che una lettera di un misterioso "corvo" indirizzata al cardinale Bertone era stata inviata da un anziano monsignore campano.
"Non è un'operazione difficilissima - spiega una fonte interna - perché non sono molte le persone che hanno accesso a quel tipo di file. Adesso, io non vorrei essere nei loro panni".
Sanzioni amministrative, denunce penali (per rivelazione di segreti d'ufficio e diffamazione), e la possibilità che qualcuno all'improvviso sparisca e venga trasferito altrove dalle due Sezioni centrali della Segreteria di Stato, collocate nella I e nella II Loggia del Palazzo Apostolico custodito dalle Guardie svizzere. Questo è lo scenario che si prepara.
La caccia alle talpe del Vatileaks, il caso nato con la diffusione delle lettere vaticane sulla stampa, è in pieno sviluppo. Dietro le Mura leonine i veleni continuano ad affiorare, mentre si profila una settimana densa di appuntamenti importanti, fra politica e spiritualità. Domani, per l'anniversario dei Patti Lateranensi, i cardinali si riuniranno all'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede per la prima volta con i ministri del governo Monti. Sabato si terrà il Concistoro, la riunione del Sacro collegio, con la creazione da parte di Benedetto XVI di 22 nuove berrette rosse.
Ma la coda dei veleni aleggiava ancora ieri sera, al Consiglio dei cardinali, riuniti sullo stato delle finanze: Bertone, Vallini, Bertello, Calcagno, Versaldi. A latere del tavolo convocato per fare il punto sulla salute finanziaria della Santa Sede, voci critiche per le ultime cadute di immagine della Chiesa di fronte all'opinione pubblica.
Una trama insistente vuole che dietro l'ammutinamento dei monsignori che diffondono le lettere segrete non ci sia solo un questione di carrierismo interno, o beghe anti-Bertone. Ma che si stia consumando, dopo anni, la sottile vendetta dell'ex segretario di Stato, Angelo Sodano. Bertone, una volta preso il suo posto come braccio destro del Papa, avrebbe inviato lontano alcuni uomini di fiducia del cardinale-decano. E adesso che è lui ad arrivare a fine anno alla scadenza dei 78 anni (età in cui Sodano si dimise dal suo incarico), l'operazione sarebbe partita.
Veleni che faticano a stemperarsi, e anzi si diffondono. Come nel caso del contrattacco del portavoce della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. Autore di una nota impeccabile per molti aspetti ("l'amministrazione americana ha avuto Wikileaks, il Vaticano ha ora i suoi leaks, le sue fughe di documenti che tendono a creare confusione"). Ma anche dai toni insolitamente duri, ben colti da alcuni osservatori, rimasti perplessi quando il portavoce del Papa dice che "la lettura in chiave di lotte di potere interne dipende in gran parte dalla rozzezza morale di chi la provoca e di chi la fa".
Eppure la messa in circolo di documenti segretati ha messo in luce con chiarezza (vedi il contrasto Castrillon-Romeo) come proprio tra i porporati circolino veleni e agiscano cordate. Con lo sguardo di alcuni rivolto a un futuro conclave. "Questo mite pastore - ammoniva ieri l'editoriale dell'Osservatore Romano - non indietreggia davanti ai lupi" mentre "nottetempo nel campo il nemico semina zizzania". Una battaglia ancora tutta da osservare, e da scrivere, quella tra il pastore e i lupi.

© Copyright Repubblica, 15 febbraio 2012 consultabile online anche qui.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo lo hai letto? che faccia ....
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201202/120215politi.pdf
Alessia

Anonimo ha detto...

Inchiesta lampo ... alla faccia!
Alessia

gemma ha detto...

Basta coi trasferimenti, per carità, questi andrebbero a seminare zizzania altrove. E mi pare giusto che si venga a conoscenza dei loro nomi, visto quante sofferenze stanno provocando anche tra i fedeli

raffaele ibba ha detto...

Abbiamo cambiato autore ... mollato Dan Brown che vale poco siamo arrivati a Dashiell Hammet che vale parecchio di più ... sembra l'inizio di un romanzo ripreso ed adattato da Red harvest ... per cui siamo in presenza di una storica "Poisonville" piuttosto che della città resa santa dal sangue di Pietro e Paolo ...
mi sembra così tanto letteratura che mi sto appassionando alle diverse trame che si iniziano a scorgere .... non me ve voglia nessuno, ma questa cosa della "vendetta del vecchio cardinale" mi fa sperare anche in un qualche moderno D'Artagnan un poco "in età" e che tuttavia ancora difenda l'onore di una qualche dama capitata per caso in queste trame.
Bisogna però uscire dalla fantasia.

ciao
r

Anonimo ha detto...

Si indaghi anche su chi si masconde dietro la "cricca" vaticana autodefinitasi "discepoli di verità". Sono anni che sfornano pamphlet diffamatori. Gemma ha ragione, basta con gli amoveatur che diffondono la metastasi. Calcioni sulle terga in abundantia, piuttosto.
Alessia

gemma ha detto...

Vero Alessia, i discepoli di verità sono anni che deliziano i loro lettori. Certo che sembrano trame fantasiose Raffaele, ma se qualcuno passa documenti riservati ai giornali cosa dobbiamo immaginare, che sia per liberarsi delle fotocopie soltanto perche' hanno i cestini pieni e i cassonetti sono sommersi dalla neve?

Anonimo ha detto...

Raffaele Ibba,
piu' che Brown o Hammet mi pare che qui siamo ai livelli di un romanzetto d'appendice... al massimo buono per un'appendicite.

Anonimo ha detto...

Tanto per buttarla in politica, Bertone è stato accusato di aver cercato di difendere Berlusconi sino all'ultimo e quelli del Fatto devono pur vendere. Noto che Politi, dopo il pensionamento da Repubblica, non ha più scritto per quel giornale, cosa che invece fa Accattoli per il Corriere. Eufemia