martedì 14 febbraio 2012

Fuga di notizie, Padre Lombardi: vogliono impedire il rinnovamento (Izzo)

VATICANO: PADRE LOMBARDI, VOGLIONO IMPEDIRE RINNOVAMENTO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 13 feb.

"C'e' qualcosa di triste nel fatto che fatto che vengono passati slealmente documenti dall'interno all'esterno, in modo da creare confusione".
Lo sottolinea il portavoce della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, intervenuto questa sera alla Radio Vaticana per condannare le ripetute fughe di notizie dei giorni scorsi.
Per il portavoce di Benedetto XVI, "il verificarsi di attacchi piu' forti e' il segno che e' in gioco qualcosa di importante". "Alla grande serie di attacchi alla Chiesa sul tema degli abusi sessuali e' giustamente corrisposto un impegno serio e profondo di rinnovamento lungimirante. Non una risposta di corto respiro, ma di purificazione e rinnovamento. Ora - sottolinea - abbiamo ripreso in mano la situazione e sviluppiamo una forte strategia di guarigione, rinnovamento e prevenzione per il bene di tutta la societa'". "Allo stesso tempo - aggiunge Lombardi - si sa che vi e' in corso un impegno serio per garantire una vera trasparenza del funzionamento delle istituzioni vaticane anche dal punto di vista economico.
Si sono pubblicate nuove norme. Si sono aperti canali di rapporti internazionali per il controllo. Ora, diversi dei documenti recentemente diffusi tendono proprio a screditare questo impegno. Paradossalmente cio' costituisce una ragione di piu' per perseguirlo con decisione senza lasciarsi impressionare. Se tanti si accaniscono, si vede che e' importante". "Chi pensa di scoraggiare il Papa e i suoi collaboratori in questo impegno si sbaglia e si illude", afferma padre Lombardi che si sofferma anche "sulla questione delle pretese lotte di potere in vista del prossimo conclave". In merito, scandisce, "invito ad osservare che i Pontefici eletti in questo secolo sono stati tutti personalita' di altissimo e indiscusso valore spirituale. E' chiaro che i cardinali hanno cercato e cercano di eleggere qualcuno che meriti il rispetto del popolo di Dio e possa servire l'umanita' del nostro tempo con grande autorita' morale e spirituale".
"La lettura in chiave di lotte di potere interne dipende in gran parte dalla rozzezza morale di chi la provoca e di chi la fa, che spesso non e' capace di vedere altro.
Chi crede in Gesu' Cristo - rileva Lombardi - sa che le vere preoccupazioni di chi porta responsabilita' nella Chiesa sono piuttosto i problemi gravi dell'umanita' di oggi e di domani. Non per nulla crediamo e parliamo anche di assistenza dello Spirito Santo". Padre Lombardi si sofferma poi sulle responsabilita' dei media che pubblicano documenti trafugati e - come nel caso del presunto complotto contro il Papa - anche "folli'. "La responsabilita' - afferma il gesuita - c'e' dall'una e dall'altra parte.
Anzitutto da parte di chi fornisce questo tipo di documenti, ma anche di chi si da' da fare per usarli per scopi che non sono certo l'amore puro della verita'". Secondo padre Lombardi, occorre "resistere e non lasciarsi inghiottire dal gorgo della confusione, che e' quello che i malintenzionati desiderano, e restare capaci di ragionare". "Oggi - spiega il direttore della Sala Stampa della Santa Sede - dobbiamo tenere tutti i nervi saldi perche' nessuno si puo' stupire di nulla. L'amministrazione americana ha avuto wikileaks, il Vaticano ha ora i suoi leaks, le sue fughe di documenti che tendono a creare confusione e sconcerto e a facilitare una messa in cattiva luce del Vaticano, del governo della Chiesa e piu' ampiamente della Chiesa stessa".
Quindi, raccomanda Lombardi ai giornalisti ma anche a se stesso, "calma e sangue freddo, e molto uso della ragione, cosa che non tutti i media tendono a fare. Si tratta di documenti di natura e peso diversi, nati in tempi e situazioni diverse: altro sono le discussioni sulla migliore gestione economica di una istituzione con molte attivita' materiali come il Governatorato; altro sono appunti su questioni giuridiche e normative in corso di discussione e su cui e' normale che esistano opinioni diverse; altro sono memoriali farneticanti che nessuna persona con la testa sul collo ha considerato seri, come quello recente sul complotto contro la vita del Papa. Ma tant'e'; mettere tutto insieme giova a creare confusione". Secondo il portavoce del Papa, "una informazione seria dovrebbe saper distinguere le questioni e capirne il significato differente". "E' ovvio - ammette - che le attivita' economiche del Governatorato devono essere gestite saggiamente e con rigore; e' chiaro che lo Ior e le attivita' finanziarie devono inserirsi correttamente nelle norme internazionali contro il riciclaggio. Queste sono evidentemente le indicazioni del Papa. Mentre e' evidente che la storia del complotto contro il Papa, come ho detto da subito, e' una farneticazione, una follia, e non merita di essere presa sul serio".

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13 commenti:

Anonimo ha detto...

E che cosa ha intenzione di fare la S. Sede?

Raffaella ha detto...

Aspettare che tutte le comari si distruggano vicendevolmente!
R.

Anonimo ha detto...

mentre infangano l´immagine e la forza morale della Sede di Pietro?

Raffaella ha detto...

Non della Sede di Pietro ma della curia pettegola e cattiva.
Il Papa, infatti, ne esce benissimo e finalmente si parla davvero della sua operazione di trasparenza e pulizia.
R.

mariateresa ha detto...

se la sorte della sede di Pietro dovesse dipendere dalla qualità umana degli uomini di Curia, da quanto tempo si sarebbe estinta?

Anonimo ha detto...

Ma in Vaticano non abita solo il Papa, ma è la sede di diversi dicasteri che devono dare delle direttive alla Chiesa: se la Curia è screditata, chi ne accoglierà le direttive, chi ne seguirà le indicazioni?

Raffaella ha detto...

L'operazione pulizia non e' conclusa.
Quando lo sara' tutto verra' da se'.
R.

Anonimo ha detto...

Io, fedele cattolico di lungo corso, capisco sempre meno di quanto sta avvenendo in seno ai vertici delle gerarchie, anche perché non sono così ingenuo, né presuntuoso, di considerare gli avvenimenti "interni al particolare mondo della Chiesa" come meccanicamente trasponibili alle logiche "conflittuali" tipiche della vita civile e politica dei laici.
In tutta questa faccenda una domanda mi sorge spontanea: ma che bisogno aveva il Card. Romeo di andare a raccontare del suo viaggio e dei suoi incontri a Pechino, visto che dovesse essere una visita (suppongo diplomatica) riservata? Ho la netta sensazione che molti alti uomini di Chiesa siano magari dei buoni "sacerdoti", ma talmente avulsi dalle consuetudini della vita civile, di "esternare" spesso (magari in ingenua e devastante buona fede) su vicende, spesso banali, che poi mal comprese dai laici sembrano macigni (a vantaggio dei nemici della fede) nel percorso della Chiesa.
La Chiesa di base (quella delle parrocchie e simili) sembra sofferente di varie carenze; ma è difficile che i fedeli si sentano rafforzati nella fede, oppure che atei ed agnostici si avvicinino alla fede, quando base e vertici danno passimi esempi di "coerenza", quando, tanto per non fare nomi, la Chiesa "popolare" viene rappresentata ai fedeli, tramite la TV e le esternazioni, da don Gallo, uno che patrocinia un calendario di gay, viados, prostitute, uno che in morale è quasi sempre contro le direttive dei vertici.
E il Card. bagnasco, che sovrintende per ubicazione e per ruolo, a tale soggetto che fa? Tace, quindi acconsente.

Raffaella ha detto...

Diro' la verita': il card. Bagnasco, partito bene, e' riuscito a deludermi in molte occasioni.
R.

Anonimo ha detto...

@mariateresa

non è la sorte della S. Sede in discussione ma la sua capacità di comunicare il Vangelo, se passa in messaggio che è un covo di serpi velenose!
Forse non ci rendiamo conto del danno di immagine morale che questa vicenda sta creando: come si predicherà agli altri se il governo centrale della Chiesa è corrotto? Come si dirà agli altri di pentirsi se la Curia è un covo di serpi corrotte?
Il Papa è il Papa perché è il Papa: la sua autorità non gli viene dall´essere Ratzinger o Woytila o altri, i fedeli devono guardare a Roma non perché ci sta uno o l´altro, ma perché ci sta il Successore di Pietro, e la Curia deve essere irreprensibile. E`chiaro Benedetto ne esce bene dalla vicenda, ma bene ne deve uscire anche la Curia!!

Anonimo ha detto...

@mariateresa

non è la sorte della S. Sede in discussione ma la sua capacità di comunicare il Vangelo, se passa in messaggio che è un covo di serpi velenose!
Forse non ci rendiamo conto del danno di immagine morale che questa vicenda sta creando: come si predicherà agli altri se il governo centrale della Chiesa è corrotto? Come si dirà agli altri di pentirsi se la Curia è un covo di serpi corrotte?
Il Papa è il Papa perché è il Papa: la sua autorità non gli viene dall´essere Ratzinger o Woytila o altri, i fedeli devono guardare a Roma non perché ci sta uno o l´altro, ma perché ci sta il Successore di Pietro, e la Curia deve essere irreprensibile. E`chiaro Benedetto ne esce bene dalla vicenda, ma bene ne deve uscire anche la Curia!!

mariateresa ha detto...

amico anonimo, se la Curia vuole arrivare a essere irreprensibile che si dia da fare e nei fatti.
Io ricordo solo che anche tra i primi apostoli, non tutti erano irreprensibili, compreso il capo.
Quindi non facciamoci un viaggio sulla purezza ideale perchè se nostro Signore avesse preteso e voluto solo degli irreprensibili si sarebbe incarnato su un altro pianeta.

Anonimo ha detto...

Se in Curia e, aggiungo, nelle diocesi ci sono persone corrotte queste devono pagare, non ci sono alternative, anonimo. Dal 19 aprile 2005 non è più di moda mettere la testa sotto la sabbia. Inoltre, vanno premiare le persone oneste che sono tante. La gente riprende fiducia nella Chiesa se vede la volontà di pulire. Non dimenticare che anche Gesù talvolta si arrabbiava. Il nostro grandissimo Benedetto è una figura mite e umile di cuore, ma molto molto determinata.
Alessia